Di seguito una nota da parte del circolo del Partito democratico di Francavilla Fontana:
Mancano pochi mesi alla fine della consiliatura a guida del sindaco Antonello Denuzzo e, la prossima primavera, i concittadini francavillesi saranno chiamati a scegliere il nuovo governo della città.
Fondamentale sarà, per i prossimi cinque anni, scegliere una classe dirigente adeguata alle esigenze di un Francavilla Fontana, che è attualmente mortificata, in particolare rispetto alle attese finora mai riscontrate degli operatori economici, delle giovani generazioni e in quelle delle fasce sociali più deboli e povere.
Il Partito Democratico imputa, dunque, alla disastrosa esperienza dell’Amministrazione Denuzzo, quattro anni di scelte scellerate che hanno lasciato la città in uno stato di sostanziale arretratezza e di mancata attrattività, rispetto alle comunità limitrofe.
Francavilla Fontana è stata tradita, privata di una visione di futuro caratterizzato dalla speranza e dalla programmazione condivisa e, di contro, penalizzata da provvedimenti privi di ogni logica ed in spregio alle reali esigenze dei cittadini, senza che fosse accettato il minimo confronto né con le altre forze politiche, né con le forze sociali e meno che mai con i cittadini.
Gli ultimi mesi di questa amministrazione stanno acuendo l’agonia delle città, ostaggio di un sindaco inconcludente, a sua volta vittima di una maggioranza che esiste solo numericamente ma non fattivamente.
Il Partito Democratico ha sempre sostenuto come la coalizione Città Futura fosse un bluff perpetrato alle spalle dei cittadini, un lavoro di maquillage ben congegnato per mascherare le enormi contraddizioni culturali e politiche che la contraddistinguevano fin dalla nascita.
Ad ulteriore riprova di tale giudizio c’è il fatto che ora tale coalizione si stia sfaldandogiorno per giorno ed il Sindaco si è ridotto ad essere sostenuto politicamente da tre esponenti di Fratelli d’Italia e da grillini dell’ultim’ora transitati prima per i lidi calendiani.
Il Sindaco Denuzzo ha, oltretutto, preferito chiudere la porta ad ogni tentativo del Partito Democratico di costruire un patto di fine legislatura che potesse consentire alla sua amministrazione, già da subito, il giusto cambio di rotta e al Centrosinistra francavillese di porre le basi per la sua riunificazione.
Le elezioni per le politiche nazionali del 25 settembre u.s. hanno dimostrato come a Francavilla Fontana il Centrodestra abbia ancora un peso elettorale significativo ma che non è più numericamente quello dei decenni passati; quindi, vi è margine per la costruzione di una coalizione di Centrosinistra che possa scongiurare il ritorno al potere di quella classe politica che mal governò la nostra città per circa venti anni.
Il Partito Democratico intende quindi farsi carico delle istanze dei cittadini e favorire una reale svolta della comunità, attraverso la realizzazione di un progetto politico inclusivo, aperto al dialogo con tutte le fasce sociali, rispettoso delle diversità e che si riconosca negli ideali e nelle idee del campo progressista e moderato.
L’obiettivo sarà giungere alla costituzione di un vero Centrosinistra francavillese, che sappia anche dialogare con le aree moderate, per la condivisione di un programma di governo per una Francavilla moderna e solidale.
L’assemblea del PD tenutasi il 30 settembre u.s. ha condiviso la proposta, avanzata dalla Segreteria del Circolo, che a guidare questa fase di rilancio politico sia il Consigliere Regionale Maurizio Bruno, una personalità che ha dimostrato durante la precedente esperienza di sindaco – interrotta anzitempo nel 2017 per mai smentite trame di Palazzo – e nel corso dell’attuale esperienza di Consigliere Regionale, di essere sempre attento alle istanze dei cittadini e di saperle tradurre in provvedimenti efficaci.
Con un Partito Democratico forte nel quadro di una Coalizione di Centrosinistra, qualora Maurizio Bruno accettasse la sollecitazione del suo Partito, Francavilla Fontana avrà modo fin da subito di voltare pagina e di traguardare obiettivi programmatici tali da proiettarla verso quel ruolo di centralità economica, politica e culturale nel contesto territoriale brindisino e pugliese che ad essa è sempre appartenuto.