Di seguito una nota da parte di Basket Francavilla 1963, presieduto dall’avvocato Luca Mangia;
Dopo un anno vissuto, finalmente, tra le mura amiche del nostro Palazzetto e una gloriosa e memorabile stagione vittoriosa che ci ha visti guadagnare sul campo la promozione in serie C Silver, siamo costretti a guardare lo stesso Palazzetto con altri occhi.
Avremmo voluto continuare a fruire di un bene pubblico e invece no.
Come è noto, l’Amministrazione Comunale ha deciso di privatizzare l’unica struttura pubblica sportiva polivalente al chiuso e di ottimo livello che era a disposizione della comunità grazie a chi, venti o trenta anni fa, ebbe il coraggio o l’avventatezza o la lungimiranza di avviarne la costruzione.
La Pubblica Amministrazione, si deve sapere, ha come impegno istituzionale quello di operare per il perseguimento degli interessi pubblici, possibilmente con procedure corrette e trasparenti.
Quali siano stati gli interessi pubblici che questi Amministratori Comunali abbiano inteso tutelare con questo bando sono tutti da dimostrare o almeno anche solo da esplicitare.
Una scelta, quella degli attuali Amministratori, che non vogliamo qualificare.
Lo faranno, se del caso, gli Organi preposti al contrasto di quei comportamenti che in questa occasione potrebbero aver pregiudicato la tutela della spesa pubblica, nonché -più in generale- l’operato della Pubblica Amministrazione.
“Travagliato” poi è stato l’iter del bando.
Sono molte e molto singolari le criticità emerse, pubbliche e disponibili nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale del Comune di Francavilla Fontana.
Ciononostante, pur consapevoli delle molte criticità, abbiamo partecipato al bando per una ragione di fondo: noi siamo parte integrante, integrata e proattiva nella comunità Francavillese.
Partecipare al bando, per noi è stato un obbligo morale per contrastare la privatizzazione di un patrimonio che, a nostro avviso, deve restare pubblico.
Non abbiamo vinto, non abbiamo ancora perso, ma anche questa volta abbiamo fatto la nostra parte a viso aperto e con la lealtà e lo stile che ci contraddistingue da sempre.
Abbiamo contato e continueremo a contare sulla vicinanza e la disinteressata condivisione dei nostri intenti da parte delle Eccellenze imprenditoriali e sportive espresse dal nostro territorio.
Non siamo soli.
Gli Amministratori fanno ancora in tempo a ricredersi.
Per non danneggiare gli interessi collettivi della Comunità Francavillese, chiediamo agli Amministratori di revocare il bando in autotutela perché tante e tali sono le criticità documentate e documentabili.
Diversamente non avremo perso solo noi, avremo perso tutti.