“Ho incontrato un Direttore Generale della Asl di Brindisi molto consapevole delle criticità che in questo particolare momento storico affliggono la Sanità brindisina, e, pur tuttavia, altrettanto impegnato a far sì che tali problematiche possano trovare una loro giusta ed equilibrata definizione”.
A dichiararlo è il sen. Euprepio Curto, il quale sollecitato da gran parte degli operatori sanitari e non dell’Ospedale Camberlingo, aveva chiesto d’incontrare il Direttore Generale della Asl di Brindisi, dott. Flavio Roseto per esporgli la situazione di gravissimo disagio in cui vive il nosocomio Francavillese.
“Con la schiettezza che mi è consueta – ha proseguito Curto – ho posto in grande evidenza tre questioni: la situazione di autentico collasso in cui versano il Pronto Soccorso e la Chirurgia causa le ataviche carenze di organico, oggi rese ancor più palpabili dall’aumento dei flussi dei paesi viciniori; la necessità di una urgente bonifica del reparto di ortopedia in cui operano alcuni medici che hanno fatto strame del giuramento di Ippocrate; l’ampliamento dei sistemi di controllo, in uno con la modifica di quelle disposizioni regolamentari che oggi conferiscono al Direttore del Dipartimento un potere assoluto”.
“Intanto – ha proseguito l’ex senatore – vi è da imboccare la via della razionalizzazione delle risorse, anche, o forse soprattutto, umane di cui dispone la Sanità brindisina. Il che – detto fuori dai denti – equivale a dire che se è vero – come è certamente vero – che chirurgia di Ostuni di fatto esiste solo sulla carta, chirurgia di Ostuni va chiusa e il personale medico e paramedico va ricollocato. E tutto ciò al di là e al di sopra delle attenzioni riservate a tale plesso ospedaliero da pur autorevoli esponenti politici del Consiglio regionale. Così come una verifica va fatta su come sia stata gestita la progressiva dismissione del presidio ospedaliero di Ceglie Messapico. Due vicende – quelle di Ostuni e di Ceglie Messapico – sulle quali resta incomprensibile il disinteresse, allo stato, della Corte dei Conti per altre vicende molto attenta allo sperpero di denaro pubblico”.
“Certo – ha concluso Curto – rinfranca non poco l’impegno assunto dal Direttore Generale della Asl, dott. Flavio Roseto a tenere in debito conto l’Ospedale Francavilla Fontana nel momento in cui si dovrà decidere come distribuire il personale che deriverà dai concorsi in atto. Resta però il fatto che nel mentre si gioisce giustamente per la straordinaria riuscita dell’asportazione di un tumore al cervello di un bambino di dodici anni avvenuta al Policlinico di Bari, non può non osservarsi come le risorse finanziarie necessarie perché gli ospedali assumano il ruolo di Centri di Eccellenza vengono sempre dirottate presso il capoluogo di Regione. Cosicché la baresità esercitata oltre ogni limite sta determinando anche in Sanità una casta privilegiata da un lato, e i paria dall’altro! Una subalternità assolutamente intollerabile”.