Di seguito una nota di Euprepio Curto, già senatore, consigliere regionale e comunale:
Il velleitario tentativo di procreazione medicalmente assistita avviato dalle due anime della sinistra francavillese è giunto nel breve volgere di qualche incontro all’infausta meta: il capolinea.
Troppo contrapposti gli obiettivi a medio e a lungo termine per poter pensare ad una sintesi. Cosicché, al di là del tentativo di dialogo tra il partito del Pd, da un lato, e la coalizione che sostiene il sindaco Denuzzo, dall’altro, il vero confronto è stato quello tra Bruno, troppo esperto per non fiutare la trappola – ginepraio in cui si sarebbe cacciato, e Denuzzo, ormai troppo consapevole che alla sua elezione contribuirono troppi elementi irripetibili per poter correre il rischio di non chiudere a doppia mandata la stanza di primo cittadino, e poi chissà… Con tanti saluti alle ambizioni di chi lo sorregge con ruoli dentro e fuori l’esecutivo, per i quali, di conseguenza, le prospettive e i pedissequi ruoli politici non si annunciano per niente come esaltanti. Amen!
Quali gli scenari futuri? Per quanto mi riguarda, essi non potranno prescindere da alcuni princìpi base. Il primo tra essi – salvo circostante eccezionali di cui si ha peraltro quotidianamente notizia in tutti i partiti – risiede nell’autonomia delle decisioni locali all’interno di un quadro d’indirizzo nazionale.
Il secondo è rinvenibile nella tutela dell’autorevolezza, della storia e del prestigio delle classi dirigenti locali, a cui nessuno può pensare di far digerire piatti (politici) pensati, programmati e, semmai, realizzati, uti singuli.
Il terzo. L’effettiva realizzazione di un piano di rilancio della città che tenga conto delle irrisolte questioni riguardanti lo sviluppo, in uno con l’ottimizzazione delle risorse economiche che stanno confluendo e, ancor più confluiranno (senza che il Sindaco Denuzzo muova un dito) su questo territorio.