Se vuoi trascorrere anche solo qualche giorno di vacanza a San Pietro in Bevagna, marina di Manduria, devi alleggerire di molto il portafogli. Proprio la località balneare manduriana, meta ambita da numerosi brindisini, anche proprietari immobiliari, è risultata la più cara di tutta la Puglia: più costosa persino rispetto a località più note – e soprattutto più servite – quali Gallipoli, Otranto, Polignano e compagnia cantante.
261 euro a notte, record pugliese
Le case vacanza manduriane sono al top, almeno come prezzi: mediamente, bisogna sborsare 261 euro a notte. Non troppo da meno Campomarino di Maruggio coi suoi 250 euro e se neppure Gallipoli scherza (244 euro) stupisce senz’altro che le pretese più ambiziose siano quelle dei locatori temporanei di San Pietro in Bevagna. Per carità: il mare è bellissimo il paesaggio merita, ma c’è obiettivamente molto poco. Una frazione da sempre in via di sviluppo e potenzialmente meritevole, ma sempre obiettivamente poco sviluppata e carente di servizi.
Bandiera Blu, solo una storica ossessione Non è un caso che, anno dopo anno, località limitrofe conquistino la Bandiera Blu e San Pietro in Bevagna no proprio a causa della carenza di servizi sia pubblici che privati. Bella ma non balla, insomma.
Convengono, invece, Bari e Taranto coi loro 134 euro a notte. E conviene pure Trani (124); per non parlare di Brindisi che resta “umile” a 120.
È perlomeno quanto emerge da una ricerca condotta da “Holidu”, fra i leader dei motori di ricerca per case e appartamenti vacanza in Europa. (Clicca qui per leggere la classifica completa)
San Pietro è la più cara ma non la più cercata, che è invece Gallipoli di poco sopra a Otranto e Ostuni. Poi tra le prime cinque destinazioni predilette anche Torre dell’Orso e Porto Cesareo.
Cercati poco, pretenziosi molto. Dipenderà dai prezzi in rapporto ai servizi? Si tenga conto del fatto che a San Pietro – come altrove – non esiste una fognatura ed esistono a tutt’oggi numerosissimi scarichi “a perdere” e che non tutti gli immobili sono serviti da Acquedotto. Gli stabilimenti balneari sono pochi e in spiaggia ci si arrangia come si può, andando sulle dune o in acqua per fare i propri bisogni; i cestini per i rifiuti sono contati e la differenziata stenta a decollare; le passerelle per le persone disabili ci sono e non ci sono.
Ciò che non manca è soprattutto la speranza, quella di guadagnare quanto più possibile…