Di seguito una nota da parte di Udu – Unione degli universitari Lecce
Ieri, mercoledì 6 aprile, è crollato il solaio della residenza universitaria di Lecce Ennio De Giorgi, palazzina A.
Purtroppo, non possiamo ritenerci realmente stupiti da questo terribile avvenimento, molti sono stati i segnali di allarme e le criticità da noi portate all’attenzione dell’ente di competenza, il quale non ha mai predisposto alcun tipo di intervento tempestivo e strutturale.
Quanto successo questo pomeriggio non può lasciarci indifferenti, la sicurezza degli studenti e delle studentesse deve essere una priorità. È inaccettabile che prima di poter vedere l’intervento di Adisu Puglia sia necessario attendere che la situazione degeneri al punto tale da mettere a rischio la vita degli studenti e delle studentesse che abitano le sue strutture.
Anche la residenza sita in via Lombardia, così come molti altri edifici, presenta una condizione disastrosa in merito alla sicurezza dello stabile.
Riteniamo sia inaccettabile dover sperare nella sicurezza delle strutture universitarie, soprattutto quelle teoricamente ristrutturate di recente.
In questi giorni l’ente regionale per il diritto allo studio universitario vanta la prossima apertura di nuove residenze e l’ampliamento dei posti alloggio destinati agli studenti, non possiamo che manifestare le nostre perplessità, ancora una volta, riguardo la gestione che l’ente avrà in merito.
Ci chiediamo, quindi, se gli investimenti di Adisu Puglia possano ritenersi sufficienti e se, oltre alla caccia ai fondi disponibili con il PNRR, si intenda investire nella messa in sicurezza degli stabili e nella loro ristrutturazione.
In una città che continua a volersi definire universitaria non possiamo accettare che la residenzialità abbia una connotazione incerta e una gestione della sicurezza degli stabili al limite dell’indecente. Sulla comunità studentesca è comprensibilmente calato il panico nel momento in cui a crollare è stato non soltanto il solaio di un edificio, bensì anche un importante diritto che sta venendo negato. Altre zone della struttura in questione presentano crepe all’interno delle mura portanti, come già più volte segnalato anche da chi vi risiede, ci chiediamo se questo tipo di cedimento strutturale possa colpire altre parti della residenza. È necessario che vi siano dei tecnici sul luogo colpito che possano comprendere quali sono gli attuali livelli di sicurezza della struttura.
Siamo stanchi di un consiglio di amministrazione che non si interessa realmente di quelle che sono le problematiche degli studenti che vivono all’interno delle residenze e che beneficiano dei servizi per il diritto allo studio, sedere all’interno del CDA Adisu comporta delle responsabilità, tra cui essere presenti nei luoghi frequentati dai beneficiari e nelle residenze universitarie. Siamo stanchi di vedere le nostre segnalazioni continuamente ignorate da chi rappresenta la provincia leccese all’interno del consiglio di amministrazione dell’ente.
La sicurezza delle strutture deve essere la prima prerogativa dell’ente, continueremo a pretendere che tutte e tutti vedano rispettati i propri diritti e che chi di competenza si occupi di adottare delle misure strutturali per la risoluzione del problema, e metta in sicurezza anche tutte le altre strutture che ne necessitano.