Nerone è stato uno dei primi cantanti napoletani? Federico II fu costretto a promulgare un editto per bloccare le serenate notturne napoletane? ‘O sole mio è una canzone nata all’ombra del Vesuvio o a migliaia di chilometri da Napoli? Paul McCartney delle canzoni italiane conosceva solo “Chella là”?
Queste e tante altre curiosità raccontate in un romanzo che è un atto d’amore nei confronti di Napoli e della sua musica, con informazioni sugli autori e sulle “storie” dei grandi classici della canzone napoletana
Si intitola “Vedi Napoli e poi canta” l’ultimo libro del giornalista Vincenzo Sparviero che per la prima volta si cimenta in un romanzo, ambientato a Napoli, città dove ha vissuto per un certo tempo e che ama molto, pur riconoscendone le tante contraddizioni. La prefazione è di Albano Carrisi, il cantante che ha trasmesso all’autore l’amore per i grandi classici della canzone napoletana in virtù di una trentennale amicizia.
Uno spunto biografico per raccontare, in realtà, la storia della canzone napoletana: dalle origini ai giorni nostri, grazie ad illuminanti incontri con cantanti, maestri di musica e tanti altri personaggi che l’autore ha inserito nel suo lavoro insieme con una originale descrizione delle bellezze monumentali e artistiche della città partenopea. Un libro che è stata anche un’occasione per raccontare aneddoti e curiosità legati alla canzone napoletana e ai grandi poeti e musicisti che – soprattutto nel secolo scorso – hanno creato melodie e versi “immortali” conosciuti in tutto il mondo.
“Arrivai a Napoli in un giorno importante per la storia della città – spiega l’autore -: era il giorno in cui il Napoli vinse il suo primo scudetto. Un anno vissuto all’ombra del Vesuvio che mi ha fatto conoscere tanti aspetti della napoletanità, al di là del folklore e i luoghi comuni che da sempre accompagnano Napoli. Tanti incontri, con artisti e gente comune, hanno contribuito ad accrescere il mio amore per questa città e per la sua musica. A Napoli, la musica, non è mai come può essere altrove: è linfa di vita. Così, ho raccolto aneddoti e curiosità che hanno caratterizzato la storia della canzone napoletana dalle origini ai giorni nostri. Il tutto raccolto in maniera narrativa, perché non era certo mia intenzione scrivere l’ennesimo saggio su tali argomenti ma avvicinare i lettori a questo magico mondo in punta di piedi e con tanta leggerezza”.
Il libro è disponibile su Amazon, basta scrivere nella ricerca il titolo e/o il nome dell’autore.
Vincenzo Sparviero è nato ad Oria (BR) il 9 settembre del 1962 e vive tra la sua città natale a Lecce. Ha intrapreso giovanissimo la carriera giornalistica, collaborando fin dai tempi del liceo e dopo la laurea in Lettere, con alcune tra le più importanti testate televisive e di carta stampata pugliesi. Dal 1983 lavora per “La Gazzetta del Mezzogiorno”, di cui è attualmente inviato speciale e capo servizio. Ha collaborato, come autore e consulente, con alcune trasmissioni di approfondimento di Rai e Mediaset e scritto i testi di diverse canzoni, alcune delle quali portate al successo da Al Bano Carrisi. Studioso e appassionato di arte, musica, teatro e tradizioni popolari, ha scritto sei libri su tali argomenti. Tiene corsi di giornalismo nelle scuole ed è chiamato a presentare libri e moderare convegni su vari argomenti inerenti la sua professione e le sue conoscenze. Per l’Università del Salento è cultore della materia per il Laboratorio di guida alla Scrittura della tesi di laurea. Dal 1990 è dirigente del sindacato pugliese dei giornalisti. Ideatore di format per la tv e sui social, introduce ogni anno il “Corteo Storico di Federico II – Torneo dei Rioni”: la più importante rievocazione storica medievale di tutto il Sud. Ha ottenuto premi e altri riconoscimenti legati alla sua professione e a lui, tra le altre, è stata anche affidata la conduzione del premio internazionale “Caravella” nell’ambito del Festival dei Giornalisti del Mediterraneo di Otranto.