Silvio e Cosimo Capibianco, zio e nipote, 62 e 33 anni, negano di essere stati partecipi del presunto sistema di truffe alle assicurazioni che avrebbe fatto capo all’avvocato, consigliere comunale ed ex vice sindaco di Francavilla Fontana Luigi Galiano. L’hanno spiegato nel corso degli interrogatori, tenutisi tra ieri e ieri l’altro, dinanzi al gip del Tribunale di Brindisi Maurizio Saso. I due sono assistiti dall’avvocato Michele Fino del Foro di Brindisi, che già il giorno dopo l’esecuzione dell’ordinanza a loro carico (Silvio in carcere, Cosimo ai domiciliari) per un’ipotizzata estorsione, ha depositato istanza d’immediata revoca delle misure al Tribunale del Riesame. Loro, sostengono i diretti interessati e la difesa, non c’entrano proprio nulla in quella storia. Non ritengono di aver perpetrato reato alcuno e, anzi, si professano pienamente innocenti. Come ormai noto, il provvedimento del giudice per le indagini preliminari – richiesto dal procuratore aggiunto Antonio Negro e dal sostituto procuratore Francesco Carluccio, titolari del fascicolo d’inchiesta – è stato eseguito lunedì scorso (14 marzo) dai militari della guardia di finanza di Francavilla Fontana, delegati alle indagini. Il Riesame valuterà se rimettere in libertà I due congiunti probabilmente tra il 25 e il 29 marzo prossimi. Non vi sono novità relativamente agli altri principali indagati, quattro dei quali in carcere e sei ai domiciliari.
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