Non si trattò di avvocate copione. La giudice del Tribunale penale monocratico di Lecce Valeria Fedele ha assolto quattro professioniste finite a processo in quanto accusate di aver copiato gli elaborati nel corso dell’esame di abilitazione alla professione forense nel dicembre 2015.
In particolare, E.D.D. – difesa dal collega Giuseppe D’Ippolito del Foro di Taranto – è stata assolta con formula piena “perché il fatto non sussiste”; tre altre sue colleghe sono state sempre assolte “per particolare tenuità del fatto”.
Loro e altri partecipanti a quell’esame di Stato finirono sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Lecce e furono dapprima messi alla gogna mediatica, poi raggiunti da un decreto penale di condanna.
Qualcuno accettò quel giudizio, mentre altri – come le avvocate in questione – si opposero al decreto avendolo ritenuto ingiusto. Ieri (24 febbraio 2022) la fine di un incubo durato sette anni. Il caso che suscitò scalpore, come acclarato dalla giudice, è stato decisamente ridimensionato sia con riferimento a questo filone, sia con riferimento a quello precedente. Gli aspiranti legali finiti sotto inchiesta, infatti, erano decine e decine. Tutti o quasi oggi esercitano regolarmente la professione.