Caro bollette: “Noi lavoriamo, ma a queste cifre non riusciamo proprio più. O paghiamo gas e luce o mutuo e figli. Cosa assurda”

Di seguito lo scritto di un lettore che non solo riportiamo ma nel quale potremmo immedesimarci tutti e che infatti è totalmente condiviso da direzione e redazione dello Strillone:

Gentile Direttore,

so che il mio è un problema di tanti. Dal marzo 2020 a oggi siamo passati dalla speranza alla disperazione. Si diceva ‘andrà tutto bene’. Ricordate? Per quanto riguarda me e la mia famiglia non sta andando proprio tutto bene.

Io e mia moglie siamo sposati da dieci anni e abbiamo due figlie, che sono la nostra principale ragione di vita.

Siamo una famiglia normalissima di quattro persone. Una tipica famiglia italiana sostanzialmente felice, nessun problema. Almeno fino a questo momento. Io e mia moglie lavoriamo entrambi, per fortuna. Io sono un impiegato pubblico, mia moglie insegna a scuola. Dopo tanti sacrifici comprammo una casa, ovviamente dopo aver acceso un mutuo.

Io e mia moglie andiamo a lavorare ogni giorno dopo aver accompagnato le nostre figlie a scuola. Io accompagno la più grande, lei la più piccola. Io prendo la più piccola, lei la più grande che a volte torna da sola a casa. Cose normali. Non è questo il punto.

Il punto è che, pur tra mille sacrifici, fino a questo momento, i nostri stipendi normali ci avevano consentito di condurre una vita normale e di non far mancare nulla alle nostre piccole.

L’altro giorno sono arrivate a casa ben tre bollette: per il gas 600 euro, per la luce 280, per internet 70 (due mesi). Poi arriverà anche quella dell’acqua. Di mutuo paghiamo 650 euro. È facile comprendere come soltanto con questi costi si sia volatizzato più di uno stipendio dei due nostri.

Voglio precisare una cosa: non siamo degli spreconi, consumiamo normalmente. Oggi siamo in fortissima difficoltà, così all’improvviso.

Abbiamo trascorso due anni a fare sacrifici sociali, con me in smart working e mia moglie in dad. Abbiamo seguito le ragazze, ormai stressate, a casa. Abbiamo pagato tutto, non abbiamo preso bonus di nessun tipo. Questo è il premio? Il premio è centellinare le uscite, evitare ristoranti e pizzerie, non potersi comprare un paio di scarpe, non poter affittare una casa al mare, non poter programmare un viaggio, dover risparmiare per pagare le bollette e le tasse, sempre più puntuali? Non si può neanche rateizzare. Vogliono tutto e lo vogliono subito. Senza contare che nel frattempo è aumentato anche il costo del carburante, quindi davvero rimaniamo con poche centinaia di euro a disposizione… Questo è il premio per chi si è fatto e si fa il “mazzo” come noi e, penso, come tanti altri?

Stimato Direttore, Lei mi conosce da tempo e spero che Lei mi stimi come io stimo Lei. Sa che non sono una persona che si lamenta inutilmente e saprà anche che cerco di non avere debiti. Le assicuro che è umiliante, dopo anni e anni di studio, sacrifici e di duro lavoro, sentirsi umiliati, pensare di non potercela fare. Sentirsi poveri da un mese all’altro. I conti non tornano, è veramente una questione di numeri.

Mi scusi per lo sfogo, so già che potrebbe condividere e far suo quanto Le ho scritto così come, immagino, la gente alla quale giungerà questo mio umile e disperato scritto che ovviamente non cambierà nulla. Ma almeno mi sono sfogato.

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