Caso particolare quello del 42enne Pierluigi Chionna, francavillese residente a Oria: era in carcere ma è tornato in libertà per decorrenza dei termini di custodia. Il suo avvocato – Michele Fino del Foro di Brindisi – ha sostenuto il principio che vieta la cosiddetta “contestazione a catena”. Tradotto: se l’indagato era già sottoposto a misura, i termini decorrono a partire dalla prima misura e non dall’ultima. L’istanza di scarcerazione è stata accolta dal Tribunale del Riesame, che ha dato ragione al legale e concesso i domiciliari a Chionna. Quest’ultimo era stato arrestato lo scorso 22 gennaio nell’ambito di un’operazione della guardia di finanza di Brindisi, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, per un presunto traffico internazionale di sostanze stupefacenti da Turchia e Olanda, passando per Oria.
Già l’11 giugno 2020, Chionna era stato arrestato nell’ambito di un’altra inchiesta, sempre per droga e sempre per traffico internazionale dalla rotta dei Balcani. Chionna resta indagato, ma i termini da prendere in considerazione sono quelli del 2020, non quelli più recenti del 2022.
Ladri di dolci ed emozioni nella casetta di legno in piazza: via con confetti ricci, torroni, caramelle e registratore di cassa (vuoto). Indagini in corso
Non semplici ladri di denaro od oggetti, ma ladri di tradizioni e in un certo qual senso anche di emozioni nella notte più magica dell’anno.