Così Glauco Caniglia, avvocato e funzionario comunale (a Mesagne) a proposito del castello di Oria e della dichiarazione d’interesse eccezionale del monumento, argomento di cui si è tornato a parlare dopo l’approvazione in Regione della mozione presentata dai consiglieri Maurizio Bruno e Paolo Pagliaro. Nel 2018, partendo da una sua tesi di laurea in diritto amministrativo con un focus sul Codice dei beni culturali, Caniglia scrisse anche un libro sulla questione. Uno scritto che oggi, non a caso, richiama:
“Riguardo all’apertura al pubblico del Castello di Oria a seguito di una sua eventuale dichiarazione di interesse eccezionale da parte del Ministro competente (così come richiesto dal Consiglio Regionale su sollecitazione dei Consiglieri Maurizio Bruno e Paolo Pagliaro), ho sentito e letto le opinioni più diverse e strampalate.
Al fine di fare chiarezza sulla questione, pertanto, riporto quanto scrivevo in proposito nel 2018 a pag. 82 del mio libro “Il Castello di Oria: vicende giuridiche e prospettive di valorizzazione”.
Ecco quanto scriveva: