Venerdì 11 febbraio, la Marina militare italiana ha accolto ufficialmente otto nuovi “palombari”, ossia marinai specializzati in difficili operazioni subacquee. Degli otto, due sono pugliesi e in particolare di Oria (Giulio Carbone) e Mesagne (Iginio Santacesaria), che hanno raggiunto l’obiettivo dopo aver superato un corso durissimo (il “Kraken”): entrare a far parte del Gruppo operativo subacquei, infatti, è cosa tutt’altro che da tutti.
I brevetti sono stati conferiti nel corso di una cerimonia presso il Comando subacquei e incursori “Teseo Tesei” (Comsubin) di La Spezia, alla presenza del del sottosegretario alla Difesa, senatore Stefania Pucciarelli, del presidente della commissione Difesa della Camera, onorevole Gianluca Rizzo, del sottocapo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto e di autorità civili e militari.
“La consegna del brevetto e del tanto ambito basco blu, uno dei tradizionali tratti distintivi dei palombari della Marina, ha ufficialmente proclamato l’ingresso nel Gruppo Operativo Subacquei di otto nuovi operatori. Voglio sottolineare questo numero – otto – di neo-brevettati perché, considerando il gruppo iniziale di aspiranti candidati palombari, ridottisi poi a 26 idonei e ammessi ad iniziare il corso, dà la misura di quanto duri e selettivi siano stati gli 11 mesi di formazione per accedere a questa componente di eccellenza della Marina” – ha evidenziato il sottosegretario di Stato alla Difesa Pucciarelli, nel suo intervento conclusivo della cerimonia di consegna dei brevetti ai frequentatori del corso ordinario palombari “Kraken” 2021.
Il sottocapo di stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, ha spronato i palombari ricordando come “l’aver conseguito oggi il caratteristico basco blu dei palombari di Marina è solo l’inizio. La vostra formazione specialistica continua con un tirocinio integrativo per perfezionare la preparazione professionale attraverso l’apprendimento delle procedure operative e il perfezionamento delle tecniche e la conoscenza approfondita dei sistemi ed apparati in dotazione al reparto.”
Grazie anche alla possibilità offerta dal concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1), numerosi giovani sono stati selezionati per affrontare l’impegnativo corso formativo della durata di circa un anno che ha permesso al Gruppo Scuole di brevettare 8 operatori che hanno ricevuto una preparazione di altissimo livello fisico e professionale di base necessaria per essere impiegati in ogni operazione subacquea complessa ed intervenire su qualsiasi ordigno esplosivo rinvenuto in un contesto marittimo.
“Oggi per voi, giovani brevettati, inizia un viaggio in un mondo bellissimo – ha detto l’ammiraglio Rossi, comandante del Comsubin – ricco di sfide entusiasmanti che ogni giorno vi vedranno messi alla prova nel corpo ma soprattutto nello spirito.”
Si può diventare un palombaro della Marina Militare attraverso la frequenza dell’Accademia Navale di Livorno e delle Scuole Sottufficiali, oppure partecipando, come già accennato, ad un apposito concorso per Volontari in Ferma Prefissata di un anno (VFP1) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che permette di accedere direttamente alla Scuola Subacquei del COMSUBIN.