“Mare d’inverno” Fare Verde: quanti tappi di plastica nei 15 sacchi raccolti dai volontari sulla spiaggia di Campomarino di Maruggio

Si è svolta domenica, in Salento, a Campomarinoi di Maruggio (Ta) la XXXI edizione nazionale de “Il mare d’inverno”, l’operazione di pulizia delle spiagge che Fare Verde realizza annualmente, per ricordare che l’inquinamento delle coste e dei mari italiani dura 12 mesi l’anno anche se fa notizia solo con la bella stagione, quando il mare serve ai bagnanti ed allo svago.

All’iniziativa, che aveva il patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza per l’Italia, del Ministero della Transizione Ecologica e del Comune di Maruggio (Ta), hanno partecipato venti volontari del Nucleo di Oria di Fare Verde Puglia.

La classifica finale dei rifiuti trovati sulla battigia, 15 sacchi in totale, è stata vinta dai tappi in plastica, seguiti dai mozziconi di sigarette. A seguire cotton fiock, cannucce in plastica e buste di plastica. Inoltre rinvenuta una poltrona in plastica.

Quella di Fare Verde non è stata una pulizia per preparare il litorale all’arrivo dei bagnanti, ma per ricordare che il mare e le spiagge non esistono solo con l’arrivo della stagione balneare e subiscono l’inquinamento dell’uomo per 12 mesi l’anno, dovuto principalmente a cattivi comportamenti tesi a lasciare rifiuti sulla battigia o ad eliminarli gettandoli nelle fogne.

Il censimento dei rifiuti più diffusi è servito per verificare possibili soluzioni, come la reintroduzione del “vuoto a rendere”, in linea con la Direttiva UE tesa a rendere obbligatorio, da quest’anno, il riciclaggio degli imballaggi plastici, sì da ridurre la quantità di rifiuti prodotti e che si riversano in mare creando, stando ai dati delle scorse edizione de “Il Mare d’Inverno”, un vero e proprio MARE di PLASTICA, che, frantumandosi in piccoli e piccolissimi pezzetti, finiscono per essere ingeriti dai pesci, scambiandoli per plancton, e finendo così, sulle nostre tavole (crescono ahimè i ritrovamenti di cetacei spiaggiati in cui vengono ritrovati più sacchetti di plastica che non pesci!). I rifiuti raccolti saranno differenziati per essere avviati al riciclaggio ed evitare la distruzione di materie prime, sempre più costose, attraverso l’incenerimento o il sotterramento in discarica.

Nell’occasione si è proceduto anche alla verifica di quanto provocato al litorale dalla ditta che ha eseguito i lavori di dragaggio del porto, e malamente occultato nottetempo.

Il Presidente Fare Verde Puglia
Avv. Francesco Greco

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