Ospedali al collasso, personale sanitario allo stremo: quarta ondata già pesantissima e disagi enormi per gli utenti Covid e no

La sanità brindisina sta reggendo molto a fatica all’urto della quarta ondata del Nuovo Coronavirus: gli ospedali della provincia trattano sia casi Covid che no Covid e, specie, nei pronto soccorso è il caos. Le autoambulanze si susseguono ininterrottamente e il personale sanitario è allo stremo.

Per medici, infermieri e Oss turni lunghi ed estenuanti, senza un attimo di pausa. I drive in per i tamponi, a volte, rimangono sguarniti perché c’è innanzitutto da “tamponare” le emergenze nei reparti. Sembra un paradosso, ma – assicurano gli addetti ai lavori – la situazione era più tranquilla ai tempi della prima ondata, quando i presìdi sanitari erano stati classificati in modo netto come specializzati nel trattamento dei casi Covid, no Covid (e post Covid). Oggi, invece, si deve fare e si fa di tutto.

La gente è regolarmente in giro (non essendoci alcuna chiusura) quindi aumentano sia le possibilità di contagio, sia quelle di altri accidenti per così dire “normali”, cioè slegati dalla complessa situazione pandemica. Ciò si riverbera inevitabilmente sul personale sanitario – spesso allo stremo e costretto a intervenire velocemente e meno accuratamente – e sugli stessi utenti, sempre più spazientiti, intrattabili, rancorosi e talvolta violenti a causa delle lunghissime attese.

Il grido d’allarme e le richieste d’aiuto dei sanitari sono sempre più forti: non si sa bene cosa, ma qualcosa bisognerà fare – magari implementando gli organici o migliorando l’organizzazione – perché a questo modo avanti non si potrà andare avanti a lungo.

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