Presunte irregolarità nell’affidamento del servizio di refezione scolastica, Anac richiama il Comune di Francavilla Fontana

L’Anac (Autorità nazionale anti corruzione), su indicazione di una ditta esclusa, ha espresso dubbi circa l’affidamento del servizio di refezione scolastica da parte del Comune di Francavilla Fontana. Si tratta di un appalto da circa sette milioni di euro. Quale sarebbe stato il problema? Una modifica in itinere relativa al richiamo di un decreto ministeriale del 2011 (ormai superato), richiamo sostituito a un decreto più recente (del 2020). Una semplice “rettifica” non accompagnata dalla concessione di un nuovo termine per presentare le offerte. Qual è stata la differenza sostanziale tra il richiamo al primo decreto e quello al secondo? I cosiddetti criteri ambientali minimi (CAM).

L’avvocato Antonio Andrisano

Del caso si occupa il consigliere comunale Antonio Andrisano (Forza Italia) che spiega: “L’Anac, nel ritenere che l’operato della stazione appaltante non sia conforme alla normativa di settore, rileva nella parte motivazionale come l’obbligatorietà dei Cam (criteri ambientali minimi) sia espressamente prevista per legge (Cons. di Stato Sez. V n. 972/21).
Aggiunge, sempre l’Anac,
che il nuovo D.M. -che ha sostituito da tempo quello erroneamente richiamato- ha apportato diverse modifiche, tra le quali, la diversificazione dei Cam per tipologia del servizio di ristorazione.
Inoltre, con particolare riferimento al servizio di ristorazione scolastica, nell’apposita sezione dedicata alle clausole contrattuali sono indicati tutti i requisiti che le stazioni appaltanti devono inserire nei documenti di gara e vengono ad essere apportate diverse modifiche alle percentuali minime di biologico che i vari alimenti devono contenere.
Vi sono poi ulteriori novità in merito alle verifiche ad opera della SA della conformità dei prodotti ai Cam, nonché in relazione alla tipologia di formazione per il personale impiegato nell’affidamento.
Ebbene, alla luce di tali rilevanti novità introdotte dal D.M. 65/2020, non può ritenersi sufficiente come ha fatto l’AC francavillese la pubblicazione dell’avviso di rettifica potendo, la rettifica, avere ad oggetto meri errori materiali o semplici irregolarità che comunque non incidono sul contenuto finale di un provvedimento.
Questi i passaggi più salienti e significativi della delibera Anac, ora e’ doveroso attendere e conoscere punto di vista e presa di posizione dell’Amministrazione”.

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