Nuova area mercatale, ex Fiera, parchi, smart city – Attanasi: “Francavilla sta cambiando”

Sull’area mercatale e parco eventi, il cui progetto è stato licenziato proprio oggi in Giunta, il presidente del Consiglio comunale di Francavilla Fontana Domenico Attanasi (tra i “padri fondatori” dell’Amministrazione Denuzzo) si esprime così:

“In soli due giorni l’Amministrazione Comunale di Francavilla ha fornito con atti amministrativi concreti risposte tangibili a due questioni incancrenite da anni e che sembravano destinate a rimanere senza soluzione.

Domenico Attanasi

C’è un filo rosso che collega infatti la ricomposizione della proprietà della ex Fiera dell’Ascensione e il progetto definitivo dell’area mercatale: l’idea di una Città capace di rigenerarsi e di aprirsi alle sfide del futuro, di rispondere con fiducia e ostinazione ai fallimenti e alla colpevole inerzia del passato.

E attenzione, qui non si tratta dei soliti annunci di fine anno, spesso conditi di vuota retorica, ma della realizzazione in concreto di progetti ambiziosi e della posa in opera di una visione organica della Città.

In particolare con la nuova area mercatale potremo finalmente restituire dignità al lavoro dei tanti operatori del commercio ambulante e liberare (fisicamente) i residenti del quartiere Peschiera, i quali, pensate un po’, anche il sabato potranno allontanarsi dalle loro abitazioni senza difficoltà. Ma la novità principale è che la creazione di una infrastruttura importante per la Città si è rivelata l’occasione per un intervento imponente di rigenerazione urbana che prevede la creazione di un’area eventi, di uno spazio attrezzato per l’attività fisica e per il gioco dei bambini, di un parcheggio e di un’area verde.

In politica usiamo spesso il termine smart city, ma poi ci scandalizziamo se si inserisce un varco per l’accesso ad un’area a traffico limitato. Ebbene, in questo caso il dato di cui occorre prendere atto è che Francavilla Fontana sta andando (non solo a parole, ma anche con i fatti) in una direzione sempre meno provinciale, più sostenibile, più evoluta e più europea.

Certamente ci vorrà ancora un po’ di tempo per realizzare tutto questo e occorrerà oltrepassare tanti altri ostacoli, ma le idee sono chiare, la strada intrapresa è sicuramente quella giusta e i cambiamenti culturali in atto sono irreversibili. E – soprattutto – noi non abbiamo nessuna intenzione di fermarci”.

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