Così il consigliere comunale di Francavilla Fontana, capogruppo di Francavilla popolare – Insieme – ConVoi, Luigi Galiano:
“Ho l’onore di rappresentare le istituzioni francavillesi sin dal lontano 2006 ma, ciononostante, non nascondo un certo imbarazzo quando occorre parlare del centro di carico intermodale (ex interporto), e questo nonostante non abbia mai avuto responsabilità dirette o indirette sull’opera (quando è nata, io frequentavo ancora i banchi di scuola).
È dell’altro giorno la notizia secondo cui la gara pubblica bandita dall’amministrazione comunale per la gestione della struttura sia andata deserta.
Ed è di ieri, invece, una nota stampa di Rete Imprese (una grossa associazione di imprenditori della nostra zona industriale) che, dispiaciuta dall’insuccesso per l’esito infausto della gara, dice chiaramente che il progetto messo a gara era economicamente non valido (sbagliato, errato, non appetibile) e che, invece, ci sarebbe un imprenditore a loro aderente che avrebbe fatto una propria proposta all’amministrazione per la gestione del centro di carico intermodale.
Fortunatamente non sono mai stato iscritto a quel becero club di coloro che gioiscono a fronte agli insuccessi dell’avversario politico, tant’è che appresi positivamente l’iniziativa di tentare di smuovere un po’ le acque su quell’opera.
Anzi, mi avrebbe fatto piacere vedere quella struttura finalmente funzionante perché avrebbe solamente portato benefici economici alla città.
Detto questo, però, da capogruppo di movimenti politici presenti in consiglio comunale in opposizione all’attuale amministrazione, non posso non rilevare che, anche questa volta, si è trattato di un insuccesso, di un buco nell’acqua, solamente a causa dell’atteggiamento di chi governa palazzo di città poco o niente incline al confronto di idee ed all’ascolto dei cittadini, in quest’ultima occasione degli imprenditori.
La Zona Industriale di Via per Grottaglie va rilanciata in ogni modo possibile, partendo in primis dalla variante strutturale al PIP che comporterà automaticamente investimenti di tanti privati, oggi bloccati a causa del vincolo urbanistico, che ad oggi mi risulta ancora ferma.
Per quanto concerne il Centro di Carico Intermodale, invece, confermo la mia/nostra massima disponibilità a sedere ad un tavolo istituzionale con la partecipazione di tutte le sigle di imprenditori operanti nella città per trovare INSIEME una soluzione”