Le statistiche del 2021 sui femminicidi e sulla violenza domestica nei confronti delle donne sono un dramma che ci porta tutti a riflettere sulla degenerazione di un comportamento umano deplorevole e sicuramente barbaro.
Per questo motivo, oggi 25 Novembre “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, anche la segreteria cittadina di Fratelli d’Italia di Francavilla, a nome del segretario Michele Iaia, dei vice Francesco Candita e Giovanni Dipunzio e della Consigliera Comunale Anna Ferreri, componete della CPO, si associa al grido di disperazione di tante donne che ancora oggi hanno paura di denunciare per paura di essere uccise.
Solo nel 2021 sono state uccise più di 65 donne in Italia di cui 46 dai partner o ex compagni; vada peraltro aggiunto che, soprattutto nel periodo di pandemia quindi in pieno lockdown, i femminicidi e maltrattamenti in famiglia si sono quasi triplicati e ciò a causa dell’impossibilità di abbandonare il tetto coniugale da parte della donna a causa delle limitazioni che lo Stato ha imposto. Questi dati agghiaccianti impongono una seria riflessione sul contrasto ad un escalation di violenza che ogni anno aumenta di più, molte volte nel silenzio delle Istituzioni; proprio quelle istituzioni che dovrebbero conferire alle Forze dell’ordine maggiori poteri repressivi di questi eventi e sancire pene più esemplari contro coloro che si avocano il diritto di decidere di vita o di morte della propria moglie, compagnia, donna in generale.
La normativa vigente, quella contenuta nel cosiddetto “codice rosso” della L.69/2019, crea una corsia preferenziale per tutte quelle denunce che hanno ad oggetto violenza contro le donne e minori; tuttavia, ciò su cui è necessario lavorare da parte delle Istituzioni, è inaugurare una campagna di sensibilizzazione in favore delle donne che oggi hanno ancora paura di denunciare i propri aguzzini. Infatti, pur essendoci una normativa stringente in merito, se non si fa il primo passo, ossia denunciare, la macchina normativa non potrà mettersi in movimento.
Pertanto occorre soffermarsi sulla effettiva applicazione e sul monitoraggio delle varie misure che la legge prevede a contrasto di questi episodi. È necessario che le istituzioni pongano in essere un più attento monitoraggio soprattutto nei casi in cui siano disposte delle ordinanze restrittive, dei divieti di avvicinamento che poi nella maggior parte dei casi non vengono rispettati dai soggetti che ne sono gravati. Quindi ciò che anche Fratelli d’Italia si chiede, è se effettivamente sia necessario riformare non solo i vari istituti normativi di tutela delle donne contro la violenza ma anche soprattutto riformare il sistema dell’applicazione di queste normative e il monitoraggio dei divieti applicati.
Fratelli d’Italia è e sarà sempre in prima linea in queste battaglie, perché la guerra sarà lunga da combattere ma alla fine verrà vinta contro l’uomo orco.
Anche il direttivo Francavillese di Fratelli d’Italia è attivo sul tema della sensibilizzazione alla denuncia e sempre si schiererà accanto alle vittime di ogni tipo di violenza e soprattutto donne e bambini.
È un segno di civiltà e progresso amare e tutelare colei che è la culla della vita, la donna.