Di seguito una nota da parte di Mario Sartorio, responsabile Codacons Oria:
Il 28 ottobre u.s. eravamo intervenuti a proposito delle agevolazioni TARI – 2021 alla luce di ciò che si stava verificando: una scadenza fissata al 31 ottobre per la presentazione delle istanze e un contestuale ritardo nell’invio delle cartelle di pagamento da parte degli uffici competenti.
Avevamo suggerito, e non solo noi, di prorogare la scadenza di un congruo numero di giorni per consentire agli utenti di ricevere le cartelle e predisporre la documentazione richiesta e, nel contempo, sollecitare l’invio delle cartelle ancora non pervenute.
L’amministrazione comunale, ignorando tali richieste, si è limitata a precisare che la scadenza del 31 ottobre, giorno festivo, era da intendersi fissata al primo giorno lavorativo successivo, ossia il 2 novembre, precisazione superflua in quanto è previsto “ope legis” che ogni scadenza tributaria ricadente in una giornata festiva è da intendersi prorogata al primo giorno lavorativo successivo, ma resasi purtroppo necessaria visto che alle richieste di precisazione dei cittadini si rispondeva che la scadenza era fissata improrogabilmente al 29 ottobre.
Di fatto, quindi, la nostra richiesta è stata del tutto ignorata e, come era facilmente prevedibile, le istanze sono continuate a pervenire al comune anche nei giorni successivi proprio a causa del ritardo con cui gli avvisi di pagamento sono stati consegnati ai cittadini (ancora ad oggi non tutti li hanno ricevuti).
Ora l’amministrazione comunale è ad un bivio: o dichiara tali istanze non ricevibili perché pervenute fuori tempo massimo, confermando l’iniziale scadenza del 31 ottobre, o adotta un provvedimento per accettarle anche se pervenute dopo il 2 novembre, annullando di fatto una scadenza che era apparsa subito sbagliata.
Il nostro augurio è che fissi un nuovo termine e quindi le accetti valutandole con tutte le altre riaffermando così un’assoluta parità tra cittadini; sarebbe la soluzione più ovvia e la più giusta che gli stessi amministratori di oggi chiederebbero se si trovassero al posto dei cittadini “RITARDATARI”.
Se, invece, dovesse essere adottata l’altra soluzione, ovvero la non ricevibilità, si consumerebbe un’ingiustizia nei confronti degli “INCOLPEVOLI RITARDATARI”.
In questo caso il CODACONS è pronto ad avviare una “class action” a sostegno di quanti si riterranno ingiustamente penalizzati.