Francavilla, ipotesi allargamento della maggioranza? Si lavora dentro e fuori per sostituire l’assessore dimessosi

Dopo tre anni, qualcosa potrebbe cambiare nell’Amministrazione comunale di Francavilla Fontana, guidata dal sindaco Antonello Denuzzo. Le recenti dimissioni di Antonio Martina dalla Giunta potrebbero aprire l’orizzonte a nuovi scenari finora inesplorati. L’assessorato rimasto vacante va in qualche modo coperto e ciò potrebbe dare la stura a un riassestamento in seno alla compagine che nel 2018, anche un po’ a sorpresa, fu capace di spodestare dal “trono” di Castello Imperiali l’ex sindaco, oggi consigliere regionale e comunale, Maurizio Bruno.

Le soluzioni sarebbero, fondamentalmente, tre: lasciare tutto come sta e “spalmare” le deleghe lasciate da Martina (Politiche ambientali, Verde pubblico, Risparmio energetico) sugli altri assessori; individuare all’interno della maggioranza un sostituto o una sostituta, tenendo in considerazione i nuovi equilibri di forza e numerici dei movimenti che sostengono Denuzzo; allargare all’esterno, coinvolgendo nuovi partiti e/o persone sin qui formalmente estranee al governo cittadino.

La prima ipotesi – al netto di una sistemazione delle deleghe – pare poco plausibile; le restanti due sembrano, invece, entrambe percorribili. E proprio in riferimento alla terza ipotesi, quella dell’allargamento, il pensiero corre al Movimento 5 Stelle, rappresentato in Consiglio comunale da Giuseppe Ricchiuti.

Giuseppe Ricchiuti

Quest’ultimo, quando si è trovato d’accordo sulle proposte, non di rado ha votato con la maggioranza, nel solco di un’opposizione costruttiva. Interpellato sull’argomento, l’ingegnere nega qualsivoglia manovra in atto ma, in fondo, non ripudia del tutto l’eventualità, a determinate condizioni e previ approfondimenti, qualora un domani dovesse presentarglisi. Se così fosse, gli ex grillini – ormai contiani – potrebbero approdare nell’esecutivo francavillese o con lo stesso Ricchiuti ovvero con un altro rappresentante da loro indicato.

Non è da trascurare, però, neppure la pista interna: tra gli attuali sostenitori dell’Amministrazione, infatti, non mancano gli appetiti, sia maschili che femminili, per ottenere un posto al sole, in definitiva una visibilità che potrebbe giovare nella prospettiva delle prossime amministrative, in programma fra due anni salvo complicazioni.

Molto remota – sebbene in politica “due più due” non sempre dia come risultato “quattro” – la suggestione di un maxi allargamento al Partito democratico, che ha nello stesso ex sindaco Bruno il suo massimo rappresentante. Un caso estremo, questo, in grado di stravolgere gli equilibri politici dell’ultimo decennio. Difficoltà di realizzazione: altissima, appunto.

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