Sono stati celebrati ieri mattina nella chiesa di San Domenico i funerali del 69enne Leonardo Vitale, il madonnaro deceduto nei giorni scorsi a Lecce in seguito a un’aggressione a scopo di rapina. A tributargli l’ultimo saluto, nonostante l’orario non proprio comodo per quanti erano al lavoro, una folla composta e commossa, formata da parenti, amici e conoscenti. Nessuno si spiega ancora come sia potuto accadere, soprattutto come sia potuto accadere a quel modo.
Leonardo era un brav’uomo oltre che un artista di strada eccezionale, tra i pochi rimasti a tramandare quella tradizione antichissima del raffigurare i santi – soprattutto Madonne – in terra. L’asfalto era, sostanzialmente, la tela sulla quale questo pittore fuori dal comune amava esprimere se stesso e donare ai passanti stupore e ammirazione di fronte ai tratti, dolci ovvero decisi, di cui era capace. E proprio quell’arte intendono ereditare e tramandare i suoi parenti, in particolare il figlio Giuseppe:
“Ringrazio intanto chi ci è stato vicino in questi giorni terribili e ringrazio anche la Questura di Lecce per aver chiuso il caso in brevissimo tempo. È un momento difficilissimo, ma ho scoperto quanto mio padre fosse benvoluto tanto dai suoi colleghi quanto dalla gente comune, che era affascinata da ciò che faceva e da come lo raccontava. Farò e faremo in modo che questo grande patrimonio artistico non vada disperso e, anzi, possa continuare a vivere il più a lungo possibile”.
