Martedì 12 ottobre, prima dell’avvio dei lavori del Consiglio Comunale, l’aula della massima Assise cittadina ha vissuto un momento di riflessione tra le forze politiche e sindacali sull’assalto subito nei giorni scorsi dalla CGIL.
“Insieme al Sindaco Antonello Denuzzo e all’Amministrazione Comunale abbiamo ritenuto importante condividere nella sede delle Istituzioni democratiche cittadine un momento di riflessione collettiva su quanto accaduto negli ultimi giorni. Registro con piacere – dichiara il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi – una partecipazione di tutte le forze politiche coinvolte che hanno colto il senso di questa iniziativa.”
Sul podio del Consiglio Comunale, dopo gli interventi del Segretario Generale della CGIL Brindisi Antonio Macchia e del Segretario Territoriale UST Taranto Brindisi Antonio Baldassarre, si sono alternati Michele Iaia (Fratelli d’Italia), Adriana Balestra (Lega), Fabio Zecchino (Azione), Emanuele Modugno (Rifondazione Comunista), Nicola Cavallo (Italia Viva), Giuseppe Ricchiuti (Movimento 5 Stelle), Carmine Sportillo (Partito Democratico) e Antonio Andrisano (Forza Italia) che è intervenuto per rafforzare il messaggio del segretario cittadino di FI Mimmo Bungaro, impossibilitato ad intervenire di persona. Le conclusioni sono state affidate al Sindaco Antonello Denuzzo.
“Insieme alle forze politiche che compongono il quadro nazionale e alle rappresentative sindacali – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo vissuto un momento di importante partecipazione democratica. Le ragioni che ci uniscono, di fronte a fatti gravissimi come quelli accaduti a Roma, sono molto più forti delle divergenze politiche. Ognuno di noi ha il dovere di difendere la Costituzione e i principi di partecipazione democratica.”
Unanime la condanna per quanto accaduto alla CGIL.
Allo stesso tempo è stato sottolineato che i comportamenti violenti non possono essere confusi con la partecipazione pacifica di migliaia di persone che sono scese in strada per manifestare le proprie posizioni.
Con questi cittadini, è stato ribadito, occorre dialogare e spiegare le ragioni di una scelta che tutela il benessere collettivo per non lasciarli in ostaggio di gruppi estremisti che provano a fare leva sul malcontento per fini eversivi.