Di seguito la replica della sindaca di Oria Maria Lucia Carone al consigliere Barsanofio Chiedi:
Gentile Consigliere Chiedi,
premesso che non non amo rispondere a lettere personali pubblicandole su giornali on line, né tantomeno gradisco riceverle, ma la politica, per così dire, si serve anche di questo per falsare la realtà e porre in cattiva luce agli occhi di chi legge qualche persona, soprattutto quando quest’ultima non ha assecondato richieste azzardate di chi scrive.
Riscontrando la sua lettera, innanzitutto tengo a chiarire che i progetti sulla Via Appia Regina Viarum sono due e probabilmente, Consigliere, confonde le due cose. Ella afferma che la scrivente ha partecipato alle riunioni sull’argomento a Brindisi senza approdare a nulla. Mi accusa di autoreferenzialità. Ma chi è lei per giudicare senza sapere.
Il primo incontro sulla Via Appia Regina Viarum, al quale ho partecipato dopo la mia elezione a Sindaco, si è tenuto a Brindisi, a cura di Legambiente, alla presenza dell’Assessore Regionale alla cultura e turismo, del Sindaco della Città, di altri sindaci, di rappresentanti dell’Università del Salento, nei primi mesi del 2019, è stato un incontro finalizzato alla valorizzazione dell’Appia Day, che si sarebbe tenuto nell’autunno successivo.
Nel maggio dello stesso anno si è tenuto un incontro a Benevento, cui parteciparono tutte le città interessate dal percorso in argomento e durante il quale si convenne di rappresentare al Ministero la necessità di valorizzare la Via Appia soprattutto nella seconda parte del suo percorso, quella cioè meno nota ai più e di costituire un polo museale dell’Appia.
Preciso che a tutti gli incontri sono sempre stata accompagnata dall’Assessore competente.
Successivamente e precisamente nel corso dello scorso anno il Comune di Brindisi ha comunicato al nostro Comune ed ai Comuni di Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne che stava partecipando ad un bando dell’ANCI relativo ad un finanziamento per studi per la valorizzazione della Via Appia e chiedeva il nostro partenariato.
I quattro Comuni, quindi compresa Oria, hanno ben volentieri aderito.
Faccio presente che potevano partecipare al bando solo le città capoluogo interessate.
Il bando è stato vinto ed a seguito di ciò si sono tenuti vari webinar, ai quali hanno partecipato oltre al Comune di Brindisi, capofila, l’Università del Salento, la Soprintendenza di Lecce ed i quattro Comuni coinvolti. Per ultimo si sono tenuti incontri individuali con ogni singolo Comune. Il 26 febbraio 2021 si è tenuta la riunione, sempre in video conferenza, per il Comune di Oria, alla quale hanno partecipato il rappresentante del Comune capofila, l’Università del Salento, la Soprintendente ai beni archeologici di Lecce la sottoscritta con l’Assessore alla cultura e turismo e l’archeologa Prof. Semeraro in qualità, quest’ultima, di relatrice circa gli aspetti archeologici del nostro territorio.
Ciascuno ha rappresentato l’importanza del proprio territorio, ed in tale sede non ho mancato di far giustamente rilevare l’importanza di Oria nel periodo romano, oltre ad aver tratteggiato anche altri periodi storici di rilievo per la nostra città.
Si tratta di un progetto, come innanzi detto, finalizzato a studiare interventi di valorizzazione del territorio attraversato dalla Via Appia Regina Viarum, quindi non di scavi archeologici.
Nella valorizzazione del territorio ORIA c’è.
Cosa ben diversa è il progetto del Ministero dei Beni e Attività culturali finanziato con fondi statali che prevede, tra le altre cose, anche scavi archeologici, progetto di esclusiva competenza del Ministero e per il quale nessun comune è stato preventivamente interpellato, né tantomeno si son tenute riunioni come erroneamente afferma lei Consigliere Chiedi. Non è detto che anche Oria, come avvenuto per alcuni comuni, non venga interpellata nel prosieguo.
Ebbene, consigliere, poco tempo fa lei mi ha parlato di una sua ricerca archeologica, mi aveva proposto di farmela vedere e ne sarei stata ben lieta, ma la proposta non ha avuto seguito non per mia rinuncia.
Più volte mi ha chiesto di fare e finanziare scavi nella nostra città, ma a quale titolo avrei potuto fare ciò?
Verba volant, scrive lei in un altro intervento pubblicato on line, ed io aggiungo che le parole non sono sempre realtà, la realtà si basa su elementi concreti e non su supposizioni, infatti, ad esempio e lo dice lei stesso, la Soprintendenza Le ha chiesto indicazioni sul posizionamento delle sue ricerche proprio perché sulla parola non è possibile agire. Più volte, a seguito delle sue richieste, di cui fa menzione nella lettera, le ho rappresentato che il Comune non dispone ricerche archeologiche sul proprio territorio, quindi non può dire che non l’ho ascoltata.
Spero di aver esaustivamente dimostrato che ciò che lei afferma ha una ricostruzione completamente diversa.
Non intendo, invece, rispondere alle sue considerazioni sulla mia persona, considerazioni del tutto gratuite, calunniose ed offensive, fantasiose illazioni che lasciano il tempo che trovano derivando da suoi personali risentimenti ed insoddisfazioni.
Desidero concludere dicendo che, proprio perchè non amo trattare cose personali sui social, eccezionalmente sto rispondendo pubblicamente, cosa che non ripeterò in futuro qualora lei continuasse ad indirizzarmi lettere seguendo questa via.
La saluto cordialmente,
Il Sindaco
Maria Carone
Oria, 20 agosto 2021