“Cassiera coraggio” non bastò: arrestato l’autore della rapina al Carrefour

In data 06 agosto 2021 i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa due giorni prima dall’Ufficio GIP del Tribunale di Brindisi – dott.ssa Vilma Gilli –, applicativa della misura della custodia cautelare in carcere e degli arresti domiciliari nei confronti di un carovignese già noto alle forze dell’ordine.

La giudice ha accolto pienamente l’impianto accusatorio formulato nella richiesta di misura depositata dal pubblico ministero dott. Raffaele Casto e ha emesso l’ordinanza nei confronti di Marco Conte, 21enne di Carovigno.

I reati contestati sono: “evasione”, “rapina aggravata” e “porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere aggravato”.

L’attività d’indagine condotta dai carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, con il supporto della Stazione carabinieri di Carovigno, trae origine dalla rapina avvenuta in data 22 luglio 2021, intorno alle 14,30, presso il supermercato “Carrefour” di Carovigno. Quel giorno, un uomo – con il volto coperto da passamontagna – mise a segno la rapina dopo aver minacciato con un coltello da cucina la cassiera che tentò, coraggiosamente ma invano, di fermarlo. Dopo una breve colluttazione, durante la quale sia la cassiera che il malvivente rovinarono per terra mentre il secondo ancora impugnava il coltello. Il bottino, alla fine, fu di 4.500 euro. A colpo finito, il rapinatore si dette alla fuga a piedi.

La successiva trasmissione delle immagini della rapina agli organi di stampa, anche nazionali, e la relativa circolazione incontrollata sul web, hanno fornito un vantaggio strategico al rapinatore, che ha tentato di inquinare gli elementi probatori, oltre che messo potenzialmente in pericolo la dipendente del Carrefour, definita dall’opinione pubblica “cassiera coraggio”.

I risultati investigativi, riassunti nell’informativa dei Carabinieri e riportati nella richiesta di misura presentata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, hanno permesso di accertare che il bandito, nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari a Carovigno dal 19 novembre 2020, poiché responsabile di ulteriori rapine commesse in data 29 maggio 2020 e 5 giugno 2020 ai danni delle stazioni di servizio “Esso” e “Ip” di Villanova di Ostuni), era evaso da casa sua per compiere l’assalto al supermercato Carrefour, poco distante.

Al fine di non essere identificato da eventuali telecamere lungo il percorso, Conte è uscito da casa vestito con bermuda, maglietta a maniche corte e scarpe ginniche, con in mano un sacchetto contenente il cambio costituito dai vestiti da utilizzare nella rapina, ma nelle immagini è stato subito riconosciuto dagli investigatori.

Durante il tragitto da casa sua al supermercato ha, poi, effettuato il cambio, e indossato una tuta sopra ai bermuda, una camicia a maniche lunghe per coprire i vistosi tatuaggi sulle braccia, ed un altro paio di scarpe, oltre ad aver calzato il passamontagna. Effettuata la rapina, durante la fuga, Conte, resosi conto di aver perso per strada numerose banconote, si è fermato per raccoglierle rinunciando, nel rientro a casa, a cambiare i pantaloni, riuscendo solo a sfilarsi la camicia. È stato immortalato poi dalle telecamere lungo il percorso di rientro di corsa, con in mano la busta contenente parte degli abiti utilizzati nella rapina.

Nei giorni successivi alla rapina, Conte si è reso responsabile in data 30 luglio 2021 di una ulteriore evasione dagli arresti domiciliari, non potendosi escludere che lo stesso abbia pianificato un ulteriore colpo. Rientrato a casa dopo circa tre ore è stato arrestato dai carabinieri del N.O.R. di San Vito dei Normanni che lo hanno condotto nel carcere di Lecce dove gli è stata poi notificata l’ordinanza di custodia cautelare anche per la rapina al supermercato.

Considerato l’allarme sociale, l’efferatezza dell’azione delittuosa posta in essere, nonché la pericolosità dell’indagato, la Procura della Repubblica di Brindisi ha lavorato intensamente per chiudere il cerchio in tempi rapidissimi, depositando le risultanze delle indagini della rapina in sede di convalida dell’arresto per l’evasione. Il G.I.P.  ha condiviso pienamente tutta la ricostruzione investigativa e l’impianto accusatorio, emettendo per il reato di rapina pluriaggravata ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ordinanza agli arresti domiciliari per il reato di evasione, che comunque il Conte sconterà presso il penitenziario di Lecce essendovi ristretto per il reato più grave.

Con le numerose difficoltà legate all’attuale periodo storico, sono stati assolutamente premianti la sinergia e il coordinamento tra Procura della Repubblica e carabinieri poiché ogni attività investigativa è stata monitorata dal Pubblico Ministero, sempre tempestivamente informato dai Carabinieri del N.O.R. di San Vito dei Normanni.

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