Questa mattina, a Brindisi, militari della Compagnia carabinieri del capoluogo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi (dott.ssa Vilma Gilli) su richiesta della locale Procura della Repubblica (direzione e coordinamento PM dott. Francesco Carluccio), nei confronti di 2 persone (che erano entrambe libere), uno raggiunto da custodia cautelare in carcere, l’altro agli arresti domiciliari, indagati per rapina aggravata in concorso con due soggetti di minore età e mediante l’uso di un’arma bianca.
L’indagine è stata condotta dal N.O.R. della Compagnia Carabinieri di Brindisi, a seguito della rapina ai danni dell’esercizio commerciale “Supermercato Meta” sito a Brindisi in via Marconi 8, messa a segno il 9 dicembre 2020. In particolare:
– alle ore 19.50 circa del 09.12.2020, due individui con volto travisato, fecero ingresso nel supermercato e mentre il primo si fermò all’ingresso, il secondo fece il giro dell’unica cassa lì presente e, minacciata la cassiera con un coltello puntato alla gola, si fece consegnare la somma contante contenuta in cassa pari a circa 190 euro;
– presi i soldi, il ragazzo armato di coltello riuscì a guadagnare l’uscita e a darsi alla fuga;
– il secondo giovane, all’interno del supermercato all’altezza dell’ingresso, fu bloccato da un cliente del supermercato;
– qualche istante dopo giunse sul posto una pattuglia della Sezione Radiomobile che trasse in arresto un 17enne brindisino.
I successivi accertamenti hanno permesso di identificare, in quella stessa serata, un complice nella rapina, cioè un altro 17enne residente sempre a Brindisi, poi denunciato a piede libero, che era riuscito a fuggire a piedi col bottino.
L’attività investigativa è proseguita con l’accertamento della partecipazione ai fatti-reato anche di un terzo e quarto soggetto, tutti adolescenti, entrambi di poco maggiorenni e quindi destinatari dell’odierna ordinanza. Nella fattispecie, il ruolo centrale di un 20enne nell’ideazione del piano criminoso e nell’aver determinato i due minori a commettere il delitto ed un apporto partecipativo anche di tipo materiale attraverso un contributo per aver svolto una funzione di controllo e di palo e per aver ricevuto il denaro provento del delitto. Quanto al quarto soggetto, 19enne residente a Brindisi, per essere stato presente all’incontro preparatorio alla rapina, prestato le sue scarpe ad uno dei due minori, atteso l’esito della rapina e, quindi, nascosto gli indumenti usati durante il delitto.