Il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Oria, Cosimo Recchia, si è dimesso dall’incarico. Proprio questa mattina ha scritto una lettera al coordinatore regionale del partito, Marcello Gemmato. Dopo i ringraziamenti di rito, Recchia ha specificato come abbia contribuito all’elezione del consigliere comunale e provinciale del partito Francescantonio Conte quando – scrive testualmente – lo stesso partito “arrancava su per la salita”.
Non è difficile immaginare che la decisione di Recchia dipenda dalla situazione politica locale, dato che proprio il consigliere Conte potrebbe – condizionale d’obbligo – sostenere la maggioranza guidata dalla sindaca Maria Lucia Carone, che peraltro avrebbe già al suo interno un tesserato di Fdi.Per Recchia, insomma, pare di comprendere, non si dovrebbe tendere la mano a una coalizione – autodefinitasi del cambiamento nel 2018 – in evidente difficoltà politica a causa delle posizioni scettiche di tre suoi componenti (Tommaso Carone, Barsanofio Chiedi e Cosimo Patisso).
Una posizione, la sua, in linea con quelle dettate dalla destra di Giorgia Meloni su scala nazionale e spesso confermate sul piano locale. In questo caso, però, sarebbe diverso: il consigliere comunale e provinciale Conte, pare supportato dal consigliere regionale Luigi Caroli, non escluderebbe la possibilità di scongiurare una “caduta” anticipata dell’Amministrazione oritana e quindi il conseguente arrivo del commissario prefettizio.
L’impostazione di Recchia, peraltro, rispecchia anche quella del fondatore di Fdi Oria Francesco Greco, il quale nei giorni scorsi è stato molto chiaro a riguardo:
“Giammai Fdi potrebbe accettare un tale invito (riferendosi alla lettera aperta-appello della sindaca Carone) a soccorrere degli zombie pena divenire zombie, neanche più viventi. No, grazie, senza se o ma, l’unica possibile risposta possibile e plausibile. Lasciamo al suo destino il peggior sindaco (e maggioranza, oggi minoranza). Se Fdi vuol essere Futuro e tornare ad Amministrare Oria. Elezioni subito e appello a tutte le forze disponibili a impegnarsi, concretamente, per una Oria vivibile da tutti, nessuno escluso”.
