Giovedì scorso (20 maggio) si è tenuto un incontro-confronto tra Comune di Francavilla Fontana, Provincia di Brindisi e dirigenza dell’Istituto tecnico settore tecnologico “Enrico Fermi” di Francavilla Fontana.”Durante l’incontro, cui hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Antonello Denuzzo e la Dirigente Scolastica Beatrice Monopoli, sono state affrontate le criticità presenti nell’attuale sede ed è stato delineato un percorso per la costruzione del nuovo edificio scolastico”, recita un comunicato stampa diramato proprio dal Comune.
“Il Sindaco ed i tecnici comunali hanno indicato un terreno idoneo ad ospitare la nuova sede”.
“Qui l’Amministrazione Comunale realizzerà alcuni lavori preliminari utili per ospitare la nuova scuola, a partire dallo spostamento di un traliccio dell’alta tensione”.
“La disponibilità del terreno sarà comunicata ufficialmente alla Provincia, che nel corso dell’incontro ha confermato l’adeguatezza del lotto, nei prossimi giorni. Dopo questo passaggio obbligato si potrà procedere con la definizione del progetto che sarà candidato a finanziamento”. Nel frattempo, però, anche 1,42 milioni di euro per la messa in sicurezza dell’attuale sede tra via Capitano di Castri e via San Francesco.
Così il sindaco Antonello Denuzzo: “Il Fermi è una risorsa preziosa per tutto il territorio, qui si formano uomini e donne con competenze indispensabili per il mercato del lavoro. Potenziare questa scuola, ricorrendo se necessario alle risorse del PNRR, vuol dire favorire la crescita del territorio.”
La questione non ha lasciato indifferente il predecessore di Denuzzo, oggi consigliere regionale, Maurizio Bruno, evidentemente non troppo d’accordo sul punto in cui dovrebbe sorgere il nuovo “Fermi” (lungo la via per Ceglie Messapica) anche perché anche la sua Amministrazione aveva affrontato la questione. E con Bruno sindaco l’area per il “Fermi” era un’altra: quella dell’ex polo fieristico (zona stazione ferroviaria).
“Al comune di Francavilla, come saprete, spetta l’individuazione della area sulla quale edificare il nuovo istituto, la costruzione vera e propria è compito della Provincia di Brindisi che esercita le competenze sull’edilizia scolastica degli istituti superiori.
Durante la mia amministrazione avevamo individuato per la costruzione del nuovo Itis l’attuale area che ospita il quartiere fieristico, inserendo questa previsione nel Pug”.
“Una scelta dettata dalla proprietà pubblica dell’area fieristica, dalla vicinanza della stazione ferroviaria che avrebbe agevolato gli spostamenti degli studenti, dalla volontà di rigenerare una intera zona della città in stato di profondo abbandono da anni ed infine dalla ferma volontà di non andare a cementificare ulteriori aree di Francavilla”.
“Nella recente bocciatura del Pug, la Ragione Puglia non ha eccepito nulla sulla individuazione dell’ex fiera come area per il nuovo Itis, un elemento che teoricamente rafforzava la bontà di quella scelta”.
“L’attuale amministrazione di Francavilla ha deciso invece di cancellare questa previsione, scegliendo un nuovo terreno nei pressi di via Ceglie per la costruzione dell’Itis che andrà urbanizzato, cementificato e bonificato dalla presenza di un traliccio, con costi sia di risorse economiche che ambientali non indifferenti. Alla faccia della mobilità sostenibile, del consumo di suolo, del recupero degli spazi già esistenti, del corretto utilizzo dei soldi pubblici”.
“Una decisione semplicemente scellerata che odora di una vecchia idea di intendere lo sviluppo della città contro la quale mi batterò sia in sede di Consiglio Regionale che di Consiglio comunale”, conclude Bruno.
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