“Dare la possibilità a tutti di approcciarsi allo sport, alla disciplina, all’aria aperta. Farlo senza chiedere nulla in cambio, se non passione per la boxe e rispetto per avversari e compagni”.
Il campione di Thai Boxe Mimmo D’Elia spiega, così, la mission del progetto che, dalle prossime settimane, permetterà a 30 ragazzi di 30 famiglie pugliesi di partecipare ad un percorso formativo completamente gratuito, tra la natura e l’aria pura di Parco Laurito grazie alla generosità dell’imprenditore Pietro Di Coste.
“La motivazione principale di tale fenomeno è riscontrabile nell’assenza di opportunità e soprattutto nelle condizioni di povertà e di disagio in cui le famiglie pugliesi, soprattutto in questo periodo stanno vivendo. Creare un luogo di integrazione e di promozione di una vita sana è la soluzione a tale problematica. Il nostro progetto di pone come obiettivo quello di creare un luogo del benessere in cui lo sport e non solo, anche altre attività ludico-ricreative, possano essere guida del loro prossimo futuro. Con l’appoggio del mio amico e imprenditore Piero Di coste abbiamo deciso di dare la possibilità a trenta ragazzi di usufruire di un percorso formativo totalmente gratuito a carico nostro con tesseramento alla federazione abbiamo chiesto la possibilità di allestire al meglio la nostra zona precisamente a Parco Laurito in un oasi di verde. La grandezza dell’edificio ci permetterà di creare diversi ‘angoli’ di attività. Attività prettamente sportive in cui i giovanissimi potranno prendere consapevolezza del loro corpo. Acquisire consapevolezza del proprio corpo significa imparare a rispettare se stessi e gli altri. Basta affacciarsi alla cronaca attuale per rendersi conto di come la maggior parte dei reati siano stati commessi proprio perché non si ha consapevolezza degli altri, si è poco empatici e quindi si è poco rispettosi degli altri.
Chi sceglie questo sport è perché sa che in palestra trova- prosegue D’Elia – una seconda famiglia. Il ring ti insegna a conoscere te stesso, ti insegna che nella vita si vince e si perde. Questo è uno dei tanti motivi per cui il pugilato viene considerato uno degli sport più duri al mondo: esso ti tempra, sia fisicamente che mentalmente, perché ti sbatte la realtà nuda e cruda in faccia. La boxe è uno sport di intelligenza, dove si deve, anche soltanto in una frazione di secondo, elaborare una strategia offensiva e controffensiva. A volte si possono subire colpi e la superiorità del proprio avversario anche per 12 round, ma poi basta un niente, un punto lasciato scoperto dalla guardia, per ribaltare la situazione a proprio favore con un colpo preciso e ben assestato”.
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