Erchie – L’opposizione chiede riduzioni Tari per famiglie e imprese, ma per la maggioranza non si può fare


Tari ridotta per le famiglie e le imprese più penalizzate dall’emergenza sanitaria da Covid-19, senza però compromettere il bilancio 2021 – 2023 del Comune di Erchie. Era questa la proposta di emendamento dei quattro consiglieri di opposizione Chiara Saracino, Giuseppe Margheriti, Domenico Mancini e Fedele Gennaro. La proposta era stata anche avallata dall’organo di revisione dei conti, che l’aveva ritenuta fattibile. Poi, però, in Commissione Bilancio ecco la doccia fredda: non se ne fa nulla in quanto, stando alla relazione del presidente Marco Argese (espressione della maggioranza guidata dal sindaco Pasquale Nicolì), “non si hanno dei dati effettivi per poter stabilire a priori la vera portata del contributo, inoltre poiché gli importi che andrebbero a equilibrare la riduzione della Tari pari a euro 70.000 sono destinati a corsi di formazione del personale, spese per assicurazione del personale e dell’ente in generale, spese legali che il Comune deve affrontare. Non si esclude l’aiuto economico alle famiglie in difficoltà con altri contributi decisi in futuro”.

Tanto si legge nel verbale redatto poco dopo le 13 di ieri e sottoscritto dai consiglieri Argese, Saracino, Mancini e dall’assessora Lina Ferrara.

Dal canto loro, i proponenti hanno fatto mettere a verbale quanto segue: “I consiglieri di minoranza si rammaricano del diniego per l’emendamento e allo stesso tempo sono lieti che il revisore e i tecnici abbiano dato parere favorevole, in particolare che il revisore abbia ritenuto degno di nota e apprezzabile l’emendamento al di là degli equilibri di bilancio. Sono dispiaciuti di non poter dare un segnale di aiuto nell’immediatezza sia alle famiglie che alle imprese che da più di un anno vivono questo momento di difficoltà”.

In particolare, i consiglieri di opposizione avevano proposto:

  • un abbattimento totale della tassa sui rifiuti per le famiglie con ISEE pari a zero
  • un abbattimento del 65% per le famiglie con ISEE da 0 a 6mila euro
  • un abbattimento del 35% per le famiglie con ISEE da 6000,01 a 10mila euro

Per quanto concerne le imprese, invece, riduzioni dal 25 al 50% “a seconda del periodo di chiusura o altra limitazione all’esercizio dell’attività imposta dallo Stato in questi mesi e che ne ha impedito il normale funzionamento”.

Inoltre, nella proposta era stato previsto un meccanismo per spalmare il minore gettito nel documento finanziario e, in sostanza, per tenere i conti in ordine. Solo che tutto ciò è destinato a rimanere lettera morta.

 

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