Tra qualche giorno potrebbero emergere indagati e ipotesi di reato per quanto concerne la cosiddetta “Vaccinopoli” pugliese, ossia quei casi di somministrazioni del siero anti-Covid a categorie e fasce d’età che non ne avevano ancora diritto. Le presunte anomalie finite sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari (sostituto Baldo Pisani e procuratore aggiunto Alessio Coccioli) sono più di 7mila, cioè riguardano più di 7mila persone fuori da ogni lista lista che qualcuno ha già ribattezzato come “i furbetti del vaccino”.Il periodo di riferimento è il primissimo della campagna vaccinale: fine dicembre – metà febbraio, quando – a quanto pare – più di qualcuno si sarebbe imbucato, senz’alcun diritto, tra operatori sanitari e scolastici, anziani e lavoratori in Rsa e Rssa e forze dell’ordine. Tra di loro anche 66 minorenni che ovviamente in nessun caso potrebbero ricoprire i ruoli indicati quali prioritari in quella fase. I carabinieri del Nas (Nucleo anti-sofisticazione e sanità) e gli ispettori del Nirs (Nucleo ispettivo regionale sanità della Regione), nello spulciare gli elenchi dei vaccinati, hanno notato stranezze anche in riferimento alla presenza di politici locali: tre della Regione e poi una nutrita pattuglia di sindaci, assessori e consiglieri comunali.Inoltre, sono al vaglio degli investigatori e dei magistrati inquirenti altre due questioni ritenute meritevoli di approfondimento. La prima: le circolari regionali in sanatoria che, di fatto, hanno “salvato” diverse persone già vaccinatesi in precedenza. La seconda: a seguito di numerose segnalazioni, la platea dei caregiver e dei familiari conviventi con persone fragili (non tutte, a quanto pare, in possesso dei requisiti in quanto né caregiver né conviventi).A quest’ultimo proposito, tra gli altri, sarebbero spuntati anche due 15enni ai quali neppure avrebbe dovuto essere somministrato AstraZeneca, dato che non vi è stata la sperimentazione per quella fascia d’età…
I reati ipotizzati e contestati a vario titolo potrebbero essere: falso, abuso d’ufficio e peculato. Ma per saperne di più bisognerà attendere ancora un po’.
