di Eliseo Zanzarelli
Nel caos della primissima fase della campagna pugliese – confusione che, a dire il vero, in parte vi è anche oggi – diverse persone sarebbero riuscite a farsi vaccinare pur senza averne avuto alcun diritto. Lo si è scoperto soltanto da poco, da una verifica della cosiddetta anagrafe vaccinale, tuttora in continuo aggiornamento. Tra i vaccinati abusivi, infatti, figurerebbero anche diversi adolescenti e non meglio specificati “volontari”, si presume perlomeno tesserati (forse) delle più disparate associazioni di volontariato presenti nel territorio regionale eppure non sempre operative.
E passi, ovviamente, per la Croce Rossa, per l’Avis, il 118 e per ogni altro sodalizio serio e impegnato sul campo – ci mancherebbe – ma tutti gli altri? Sarebbe successo, infatti, che qualcuno si sia infilato perbene tra le maglie dell’organizzazione e abbia approfittato della situazione senza il benché minimo rispetto delle fasce di categoria e prioritarie inizialmente indicate. Nella lista “nera” figurerebbe anche qualche sedicente operatore socio-sanitario che in realtà operatore socio sanitario non è mai stato.
Del caso si sta interessando il Nirs (Nucleo ispettorato regionale sanitario), che ha avviato una sorta di inchiesta interna i cui sviluppi stanno già riservando sorprese. Il periodo più “strano” sarebbe stato quello compreso tra dicembre 2020 e febbraio 2021, quando le dosi scarseggiavano più che adesso, e ciononostante più di qualche “furbetto” sarebbe riuscito a imbucarsi nei turni di vaccinazione, di fatto avendo preso il posto degli aventi diritto.
L’obiettivo di questa imponente campagna finalizzata all’immunizzazione, nazionale e mondiale, è quello di raggiungere quante più persone possibile, quindi alla fine meglio una persona vaccinata in più che una in meno. Di sicuro non si può svaccinare chi è già stato vaccinato, in alcuni casi con prima e seconda dose. Ma è altrettanto vero che questa gente senza scrupoli – e anche chi magari l’ha agevolata – un po’ di vergogna dovrebbe provarla, magari abbinata a qualche più esemplare che simbolica sanzione.
