Sul tetto, bottiglia e quattro chiacchiere tra amici: ramanzina ma nessuna multa per due giovani

Sopra i tetti come i gatti, recitava una celebre canzone degli anni ’60. Seduti in bilico sul cornicione di un palazzo storico lungo corso Umberto I a Francavilla Fontana: quattro chiacchiere come solo tra un paio di amici, una bottiglia per pensare meno a ciò che succede intorno. Certo, una cosa un po’ pericolosa ma prontamente compresa, subito scusata anche da chi è intervenuto soprattutto per dire: “Oh, ragazzi, scendete, potete farvi male”. Quei due ragazzi, quei due amici, infatti, erano sfuggiti alla triste quotidianità della zona rossa per concedersi una boccata d’aria per pensarci meno: senza scuola, senza uscite, lontano da affetti e amici, tra divieti su divieti, tantissimi, troppi divieti, se ne sono andati su quel terrazzo. Se n’è accorto – ieri sera attorno alle 18,30 – il sindaco Antonello Denuzzo, che ha contattato la polizia locale a tutela della loro incolumità. Per loro, due neo maggiorenni, infatti, nessuna sanzione: solo una sana ramanzina.
“I due giovani – racconta il sindaco Antonello Denuzzo – avevano voglia di evadere, anche mettendosi a rischio. Dopo un anno e più di restrizioni, quella voglia si è trasformata in un gesto addirittura plateale, oltre che pericoloso. Credo che l’episodio meriti più di una riflessione”.
Per scomodare Battisti, dopo Mina, si è trattato – alla fine – di una innocente e, in quanto tale, perdonabile “evasione”.

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