Oria sospende le strisce blu, Francavilla no: “Lockdown attenuato, deterrente per l’uso dell’auto”

Oria e qualche altro centro limitrofo hanno optato per la sospensione del servizio parcheggi a pagamento fino a dopo Pasquetta (5 aprile) quando teoricamente dovrebbero decadere le restrizioni da zona rossa. Un modo – è stato spiegato dai vari amministratori che hanno concesso la tregua – per non far sobbarcare il costo soprattutto ai propri concittadini, considerati il divieto generale di spostamenti tra comuni e l’apertura di solo alcuni negozi classificati come primari. Non così a Francavilla Fontana, dove – a differenza dello scorso anno, quando pure fu disposto il lockdown –  l’Amministrazione guidata dal sindaco Antonello Denuzzo ha preferito lasciare tutto com’è: la sosta entro gli stalli blu si continua a pagare regolarmente ogni giorno ad eccezione dei festivi.Una decisione precisa, che il primo cittadino ha giustificato col dire che, in realtà, le restrizioni di questo periodo pre-pasquale 2021 sono molto più affievolite rispetto a quelle del 2020. Inoltre, in linea con l’impostazione ambientalista della sua maggioranza, la permanenza del servizio potrebbe fungere da deterrente rispetto a un utilizzo ancora più compulsivo – già la Città degli Imperiali è, da sempre, nota anche per il traffico – dei mezzi motorizzati, a discapito di quelli ecologici: si pensi alle bici, tanto care all’assessore Sergio Tatarano ma anche ai suoi colleghi.

Certo, su quest’ultimo punto il meteo non è di grande conforto in questi giorni, connotati da freddo e pioggia, nei quali ci si sposta principalmente in auto. La scelta di non sospendere i parcheggi a pagamento, però, ha creato non pochi malumori tra i cittadini ed è stato oggetto anche di interventi politici, come quello di Fratelli d’Italia che, per bocca del suo coordinatore cittadino Michele Iaia, ha invocato un ravvedimento in tal senso ma a patto di tutelare comunque i lavoratori, ossia gli ausiliari del traffico.

La pensano allo stesso modo anche diversi altri esponenti dell’opposizione ma, quando a Pasqua mancano ormai soltanto due settimane, appare molto difficile che Denuzzo e i suoi cambino opinione e invertano la rotta intrapresa. Se nella “rigida” Oria – dove normalmente tutti, compresi disabili e donne incinte, pagano 365 giorni all’anno – nella più commerciale Città degli Imperiali sarà necessario continuare a metter mano al portafogli o, per meglio dire, al portamonete.

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