Erchie – L’ex sindaco non minacciò l’attuale vice primo cittadino: procedimento archiviato

Giuseppe Polito

Dalle elezioni alle aule di giustizia, segno evidente che – a parte le divergenze politiche – tra la nuova Amministrazione di Erchie, guidata del sindaco Pasquale Nicolì ,e quella precedente di Giuseppe Margheriti o, perlomeno, tra alcuni dei rispettivi componenti, v’erano tante questioni sospese. Questioni che, lungi dall’essere state confinate ai palchi e alle urne elettorali, sono finite, per l’appunto, sulle scrivanie dei magistrati, tra querele incrociate e decisioni giudiziarie anche piuttosto rapide.

L’ultima, in ordine di tempo, riguarda nuovamente il vice sindaco Giuseppe Polito – finora due i decreti penali di condanna a suo carico, per diffamazione aggravata – riguardo un procedimento, avviato dal quale, il pubblico ministero Giovanni Marino ha chiesto e ottenuto l’archiviazione del procedimento a carico dell’ex primo cittadino Margheriti.

In sostanza, Polito sosteneva di essere stato minacciato da Margheriti per fargli ritirare il suo sostegno alla maggioranza di Nicolì in modo tale da farla cadere. In cambio avrebbe ottenuto il ritiro delle querele sporte nei suoi confronti da Margheriti e dalle altre persone diffamate coi volantini fatti circolare proprio alla vigilia delle elezioni amministrative dello scorso settembre 2020.

Giuseppe Margheriti

Secondo la pubblica accusa, con la quale ha concordato il Gip, però, quella minaccia – non provata – si sarebbe rivelata insussistente. Insomma – sempre stando a quanto valutato da carabinieri, magistrato inquirente e giudicante – nessuna minaccia. Polito potrebbe essersi costruito una strategia tendendo una trappola al suo storico avversario politico.

Ora Margheriti si riserva di procedere per calunnia, reato ovviamente da provare. Nel frattempo, Polito si è opposto ai decreti penali di condanna per il volantinaggio e la nuova Amministrazione ha avviato una sorta di “operazione trasparenza” – ovviamente con interessamento delle Procure competenti – per far luce su alcuni atti amministrativi sospetti da parte dei predecessori. Insomma, in quel di Erchie la campagna elettorale non è mai per davvero terminata. La battaglia delle carte bollate è appena cominciata e promette altri colpi di scena.

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