
L’inchiesta, partita nel 2017, è quella che ha coinvolto anche il principale indagato, il magistrato Gianmarco Galiano, originario di Latiano, dapprima in servizio presso la sede distaccata di Francavilla Fontana del Tribunale di Brindisi, poi giudice alla Sezione fallimentare di Brindisi. Secondo l’accusa, la presunta “cricca” del giudice e i sodali della stessa avrebbero goduto di vantaggi professionali tra i quali incarichi di consulenza anche remunerativi. La notizia del giorno è però che l’avvocato Bianco ha scelto la via della parola e non quella del silenzio, come fatto dall’imprenditore Massimo e a differenza di quanto fatto da Galiano e dalla sua ex moglie anch’ella avvocata Federica Spina che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I legali hanno richiesto anche in questo caso una misura meno restrittiva, ma bisognerà attendere i prossimi giorni per sapere se sarà accolta. Intanto, nella giornata di domani sarà ascoltata anche l’ingegnera Annalisa Formosi (ex moglie di Francesco Oreste Pepe Milizia, un altro dei principali indagati) che a sua volta dovrebbe essere orientata a spiegare la sua posizione nella vicenda.
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