“Riprendere e rivitalizzare l’Istruzione per la generazione “COVID19”
Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si celebra ogni anno il 24 gennaio per onorare il ruolo dell’Istruzione per il dialogo, la pace e lo sviluppo dei popoli.
Il diritto all’istruzione è sancito dall’articolo 26 della dichiarazione Universale dei Diritti Umani, nel quale l’istruzione elementare deve essere gratuita e obbligatoria per tutti.
Nel 2015, quando è stata adottata l’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, la Comunità Internazionale ha riconosciuto l’Istruzione come elemento fondamentale, senza il quale, il raggiungimento di tutti e 17 i suoi Obiettivi non sarebbe possibile.
Senza un’Istruzione adeguata, i Paesi non saranno in grado di raggiungere l’uguaglianza di genere e rompere il ciclo della povertà che attualmente lascia indietro milioni di bambini, giovani e adulti.
L’Associazione Culturale “Annibale Maria Di Francia” sede di Francavilla Fontana (Br), diretta dalla dott.ssa Cosima Proto, in collaborazione con il 1° Comprensivo De Amicis-Milizia di Oria (Br) ha organizzato una Tavola Rotonda sul tema “La Pedagogia di Annibale Maria Di Francia: educazione all’accoglienza e all’inclusione”, con una particolare attenzione all’attività laboratoriale musicale, una “via di Valore”, la musica come linguaggio favorevole che arriva al cuore di tutti, per creare situazioni di socialità, interdipendenza, inclusione e dipingere itinerari di amicizia, dialogo e pace.
Prof.ssa Marialuisa Russo – Dirigente del 1° comprensivo Oria(Br):
“Il paradigma di una Scuola di qualità, equa e inclusiva, dettato dall’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, può essere realizzato con successo dalle Istituzioni Scolastiche se si lavora in sinergia con le altre agenzie educative presenti sul territorio, associazioni, enti, istituti religiosi e non, avendo come modelli pedagogici chi, come Sant’Annibale ha compreso che la prima povertà è quella educativa e ha fatto della lotta alla povertà educativa la Sua ragione di vita, anticipando, così, la personalizzazione dei percorsi formativi attraverso una tenerezza pedagogica che si sostanzia nel prendersi cura dei propri allievi, di tutti e di ciascuno secondo le proprie potenzialità”.
P. Bruno Rampazzo RcJ – Superiore Generale dei Rogazionisti del Cuore di Gesù – Roma:
“L’educazione coincide con l’impegno a valorizzare le capacità di ciascuno e cogliere la ricchezza della diversità del singolo per favorire il pieno sviluppo della persona, il quarto obiettivo dell’Agenda 2030 si propone di assicurare un’educazione di qualità, equa, inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti per aprire la strada al futuro.
Padre Annibale Maria Di Francia insegna a cominciare dal nostro piccolo mondo quotidiano dove viviamo e operiamo, a dare il nostro contributo per una educazione aperta all’accoglienza e all’inclusione attraverso atteggiamenti che determinano un cambiamento di stile, cominciamo oggi da noi e mostriamo con i fatti che è possibile accogliere e includere.
Accogliere significa ricevere con affetto, accettare, gradire qualcuno o qualcosa, è quello che ha fatto Padre Annibale nel quartiere Avignone di Messina dove ha accolto tanti bambini e bambine e li ha accompagnati attraverso l’educazione a sapere usare gli strumenti adatti per un inserimento qualificato nella società.
La pedagogia di Padre Annibale aveva come presupposto “l’accoglienza” e la fiducia in queste piccole creature, ha predisposto dei metodi pratici per preparare e accompagnare l’inserimento di questi ragazzi e ragazze nella società.
Il Suo sguardo, la Sua attenzione e i suoi sforzi erano tutti concentrati su queste ragazze e ragazzi che una volta fuori dai Suoi istituti hanno preso il volo inserendosi e dando contributi significativi alla costruzione di una società migliore”.
M. Teolinda Salemi FdZ – Superiora Generale delle Figlie del Divino Zelo – Roma
“In questo momento di grande difficoltà, a tutti i livelli, causata dalla pandemia del coronavirus troviamo in Sant’Annibale e nella Sua testimonianza, l’esempio di un rinnovato impegno educativo.
Accoglienza e inclusione “ieri” in Padre Annibale, “oggi” in noi suoi figli e figlie. La presenza delle suore Figlie del Divino Zelo in diversi contesti internazionali e culturali ci dice che la sfida educativa è urgente in tutte le parti del mondo e sta assumendo connotazioni nuove che richiedono uno spirito attento, critico e creativo. Occorre investire nel campo educativo perché, come diceva Padre Annibale, alle future generazioni non manchi il pane di un’offerta formativa completa per tutti”.
Una riflessione sui principi pedagogici e l’impegno civile di Sant’ Annibale M. Di Francia in linea con l’obiettivo 4 dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per porre fine alla povertà educativa e costruire itinerari di pace attraverso la solidarietà internazionale e un’Istruzione inclusiva e di qualità per tutti e per ciascuno, rafforzare un’alleanza educativa per combattere la povertà educativa per una sinergia educativa, perché la prima povertà educativa è l’ignoranza.
L’evento culturale ha letto i principi pedagogici di S. Annibale che, incarnandosi nella storia, offrono situazioni reali di attenzione, accoglienza, formazione, cura, inclusione e orientamento delle nuove generazioni nelle periferie fisiche ed esistenziali dei cinque continenti, una “lettura della continuità nella globalità” per combattere la povertà educativa del XXI secolo.
Questa la scaletta degli interventi alternatisi lo scorso 26 gennaio:
Saluti:
Dott.ssa Maria Lucia Carone – Sindaco di Oria (Br)
Prof.ssa Maria Luisa Russo – Dirigente Primo Istituto Comprensivo di Oria (Br)
M. Teolinda Salemi FdZ – Superiora Generale delle Figlie del Divino Zelo – Roma
P. Bruno Rampazzo RcJ – Superiore Generale dei Rogazionisti del Cuore di Gesù – Roma
Introduce:
Dott.ssa Cosima Proto – Associazione Culturale “Annibale M. Di Francia” – Francavilla F.na (Br)
Interventi:
“Global Compact on Education”: insieme per andare oltre
Suor M. Sheilah C. Gomez FdZ (Responsabile Settore Evangelizzazione e Promozione Umana)
“Agenda 2030”: l’impegno di educare la generazione Covid-19
P. Matteo Sanavio RcJ (Consultore Generale per le Opere Socio Educative nel mondo e Presidente dell’Associazione Internazionale “Pro bambini di Kabul”) – Roma
Due pedagogie a confronto: Calasanzio e Annibale Maria Di Francia
Prof. Salvatore Colazzo – Dipartimento di Storia, Società e studi sull’uomo – Pedagogia sperimentale – Direttore del CIID (Centro interuniversitario per l’innovazione didattica) – Presidente del Consiglio Didattico di Area Pedagogica UNISALENTO – Lecce
La musica come opportunità di “inclusione e trasformazione”
Mo Andrea Gargiulo – Docente di formazione corale presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” e Direttore Artistico e Direttore Orchestre e Cori infantili “MusicaInGioco” di Bari, Docente del Seminario sulla Didattica Reticolare e Didattica e Psicopedagogica per gli alunni con Disturbo autistico – UNISALENTO – Lecce
Periferie fisiche ed esistenziali, l’approccio pedagogico nelle povertà educative
Dott.ssa Stefania Coti – Pedagogista e Assistente Sociale – Presidente Regionale APEI – Lecce
Interventi musicali a cura degli alunni del I Comprensivo “De Amicis Milizia” di Oria (Br) guidati dai docenti M. P. De Stradis, C. Volpe, R. Mangialardo (Voci e uso degli strumenti musicali tradizionali e digitali).
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