Tribunale fallimentare, filo diretto Brindisi-Francavilla: sei arresti, gli indagati sono 21 in totale


Sarebbero 21 in totale gli indagati sul presunto giro illegale che avrebbe interessato, negli anni passati, la Sezione fallimentare del Tribunale di Brindisi. Stamane sei persone sono state arrestate dai militari della guardia di finanza, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura di Potenza: tre sono finite in carcere, altrettante ai domiciliari. Piuttosto pesanti le ipotesi di reato: in 13, secondo l’accusa, avrebbero persino costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari.
Infatti tra gli indagati spicca la presenza di tre magistrati, uno dei quali destinatario di uno dei provvedimenti più restrittivi della libertà personale; gli altri sono indagati a piede libero. Tra i reati ipotizzati, a vario titolo, anche falso in atto pubblico, concussione, abuso d’ufficio, riciclaggio, auto-riciclaggio ed emissione di fatture per operazioni inesistenti.Sono stati trasferiti nella casa circondariale di Brindisi: Gianmarco Galiano, giudice originario di Latiano; Massimo Bianco, imprenditore francavillese; Francesco Oreste Pepe Milizia, commercialista francavillese.
Domiciliari, invece, per: Federica Spina, Francesco Bianco, avvocato francavillese; Annalisa Formosi, ingegnera francavillese.

Le indagini furono avviate nel 2017 dal sostituto della Procura di Brindisi Raffaele Casto, che partì da una procedura di concordato preventivo chiesta da una società con sede nel Brindisino. Da lì emersero poi altre procedure fallimentari considerate sospette. Considerato il coinvolgimento di magistrati, l’inchiesta fu trasferita per competenza a Potenza, nella titolarità del procuratore capo Francesco Curcio, oggi peraltro presente a Brindisi. Nel corso del tempo vi sono state perquisizioni sia a palazzo di giustizia sia negli studi professionali dei consulenti interessati; vi sono anche stati accertamenti tecnici e sono state ascoltate persone informate sui fatti. Sotto la lente d’ingrandimento, correttezza e imparzialità nelle procedure seguite, con particolare attenzione agli incarichi conferiti.Nei prossimi giorni gli interrogatori di garanzia, con gli indagati e i loro legali pronti a dimostrare la propria estraneità in merito ai fatti loro contestati.

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