Dicono che la notte porti consiglio e in questo caso non è stato di certo un Consiglio dei Ministri. Dopo aver aperto ufficialmente al premier dimissionario Giuseppe Conte a margine di un lungo incontro tra i due tenutosi ieri sera, questa mattina il senatore francavillese Luigi Vitali ci ha ripensato: non lascerà il centrodestra per unirsi alla pattuglia di responsabili, costruttori, europeisti. Chiamato dal presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi in persona e poi anche da Matteo Salvini, gli sono stati ricordati i trascorsi insieme, la possibilità di larghe intese e una linea comune del centrodestra in quanto a giustizia e fisco. Temi, questi ultimi, da sempre cari a Vitali, che alla fine non se l’è sentita di tradire il suo leader di sempre né di svestire la “maglia” di sempre proprio alla sua quinta legislatura, che a suo stesso dire potrebbe essere l’ultima. Non sono un mistero i dissidi, sempre politici e mai personali, tra il parlamentare e alcune frange del centrodestra nel quale ultimamente non si è più riconosciuto appieno. Di qui, infatti, qualche tempo fa, l’avvicinamento al progetto politico del governatore ligure Giovanni Toti: Cambiamo! E infatti l’avvocato francavillese, nel giro di poche ore, ha cambiato per davvero: idea ma non squadra.
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