Superiori, ritorno in classe dal 18? Emiliano dice di no: nuova ordinanza. Presenza facoltativa per il primo ciclo


Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano non è una buona idea quella di riaprire le scuole superiori già da lunedì prossimo 18 gennaio. Infatti, dopo il nuovo Dpcm del premier Giuseoppe Conte, ha emanato una nuova ordinanza restrittiva con la quale proroga, per il momento fino al 23 gennaio, la didattica a distanza.

Un’opzione cui potranno ricorrere senza penalizzazioni rispetto agli altri, qualora lo vorranno, anche i genitori degli alunni del primo ciclo (infanzia, primaria, secondaria di primo grado). Insomma, per questo primo ciclo scolastico è possibile mandare i propri figli a scuola, così com’è obbligatorio per il personale scolastico essere presente nei plessi d’appartenenza.

Non così per le superiori, dove la regola è la distanza mentre l’eccezione la presenza (qualora sussistano particolari esigente tipo l’uso di laboratorio o ai fini dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.

Così, ieri, il governatore:

Michele Emiliano

“Siamo estremamente preoccupati per quanto l’Istituto superiore di Sanità ha oggi reso pubblico e per quanto il Governo ha fatto di conseguenza, rendendo più rigide le regole di zonizzazione al punto da mandare in zona arancione molte regioni italiane. L’Istituto superiore di sanità ci chiede di mantenere inalterate le misure di contenimento della curva epidemiologica. Ed una delle misure adottate in Puglia per ottenere tale contenimento è l’alleggerimento della didattica in presenza attraverso la libera scelta della didattica digitale integrata da parte delle famiglie che lo desiderino. Tale metodo non impedisce la didattica in presenza per coloro che la ritengono necessaria e, contemporaneamente, non obbliga le famiglie che temono il contagio all’obbligo di frequenza in presenza. È un sistema che certamente richiede grande sacrificio ai docenti nel gestire entrambe le didattiche, ma è anche il miglior compromesso tra due esigenze apparentemente contrapposte che invece in questo modo realizza pienamente il diritto allo studio e il diritto alla salute. Anche chi è obbligato dalle proprie necessità alla didattica in presenza, sicuramente più pericolosa di quella a distanza, ha un vantaggio in termini di salute perché le classi sono meno affollate e questo tutela anche la salute di insegnanti e personale scolastico senza coartare la volontà di nessuno e soprattutto rispettando le disposizioni nazionali”.

Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com