Al “Camberlingo” manca il processore rapido per i tamponi: risultati in 4 ore anziché in 15 minuti

Con l’emergenza sanitaria, si sa, gli ospedali sono un po’ ovunque, anche si tratta di ospedali classificati No Covid. Non fa eccezione il “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana, dove vi sono già carenze di personale e in cui si aggiungono anche quelli circa i macchinari. Uno tra i problemi di questo secondo tipo è l’assenza del cosiddetto “Point of Care”, una strumentazione in grado di processare i tamponi in 15 minuti anziché in tre o quattro ore come avvenuto finora. Se ci fosse, insomma, pazienti e personale farebbero prima, molto prima e soprattutto si ridurrebbero considerevolmente le occasioni di contagio. Si saprebbe in largo anticipo, già al pronto soccorso, se il paziente dovrebbe essere trasferito in una struttura Covid o, piuttosto, essere curato in loco. Sarebbe un innegabile vantaggio non soltanto per il nosocomio della Città degli Imperiali, che ormai serve un’utenza aumentata a dismisura, ma anche quelli di Brindisi (82 ricoverati, al momento, per o con Covid) e di Ostuni (28).
Resta aggiornato

Iscriviti alle nostre newsletter

WP Twitter Auto Publish Powered By : XYZScripts.com