Associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga e detenzione di armi micidiali. Queste le accuse, a vario titolo, nei confronti di un presunto gruppo criminale, radicato soprattutto a Francavilla Fontana. Stamane, nelle prime ore del mattino, i carabinieri della Compagnia francavillese, al comando del capitano Gianluca Cipolletta e del neo comandante del Nucleo operativo luogotenente Marco Guardo, in collaborazione coi colleghi del Nucleo cinofili di Modugno, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 persone, quattro delle quali sono state trasferite in carcere e sette ai domiciliari. L’operazione è stata denominata “Family Affairs” (affari di famiglia, in quanto diverse tra le parole coinvolte sono imparentate tra loro e la conduzione delle attività illecite sarebbe avvenuta, per così dire, a conduzione familiare).Reclusione per:
Giuliano Parisi 39enne detto “Dottore”, Damiano Parisi 61enne detto “Nonno”, Gabriele Eupreprio Balestra 28 anni detto “Avvocato” (difeso dall’avvocato Tommaso Resta) e Giuseppe Candita 22 anni detto “Peppo Cucu” (difeso dall’avvocato Domenico Attanasi).
Uno degli indagati si era da poco (sei mesi) trasferito in provincia di Bergamo.
Domiciliari, invece, per:
Maria Lucia Fanelli 35enne, Marco Manelli 21enne, Pietro Padula 49enne detto “Piero”, Mimmo Maggio 26enne detto “Lasciu Lasciu”, Francesco De Fazio 30enne, Claudio Orlando di 27 anni, Emanuele Gelo di 21 anni.
I due Parisi e Fanelli sono difesi dall’avvocato Luigi Galiano.
Tutti residenti nella Città degli Imperiali.
Le persone sottoposte a indagini sono in totale 22, ma per le restanti – rispetto agli 11 destinatari dell’ordinanza odierna – il Gip del Tribunale di Lecce, Giulia Proto, non ha accolto la richiesta cautelare avanzata dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce.
Le indagini furono avviate nel mese di gennaio 2017 – dopo l’attentato ai danni della ferramenta “Chiodo fisso” a Villa Castelli, a seguito del quale rimase ferito l’attentatore – e si sono concluse nel mese di ottobre 2018. Nel corso delle investigazioni, coordinate dal pubblico ministero Giovanna Cannarile, sono stati sequestrati: un kalashnikov AK47, 25 chili di tritolo, due ordigni artigianali, 400 grammi di cocaina, 750 grammi di marijuana, 1,4 chili di hashish, sette pistole, tre fucili con matricole abrase.
Sono emersi anche collegamenti con la Sacra corona unita, di qui l’interessamento della Direzione distrettuale antimafia: i promotori dell’organizzazione, infatti, a un certo punto si sarebbero rivolti a un personaggio di spicco della criminalità organizzata per chiedergli sostegno economico e l’autorizzazione a muoversi indisturbatamente. La dazione di danaro non vi fu, ma la “protezione” o, perlomeno, il beneplacito, invece, a quanto pare, sì.
Nei prossimi giorni gli interrogatori di garanzia.
googletag.defineSlot('/21823520959/lostrillonenews-correlati', [[1, 1], [500, 450]], 'div-gpt-ad-1498835142353-0').addService(googletag.pubads()).setTargeting();
googletag.pubads().enableSyncRendering();googletag.enableServices();googletag.display('div-gpt-ad-1498835142353-0');