Càpita, anche su queste stesse colonne, di ospitare critiche e di dare sfogo a malumori per quanto concerne gli ospedali. Càpita anche di elogiare quelli che erano e sono rimasti eroi del quotidiano. Ve li ricordate gli angeli del Covid? Sono ancora e tutti là. Oddio, qualcuno purtroppo non vi è più: se l’è portato via il virus. Questa, però, è una di quelle seconde volte, una di quelle volte in cui bisogna dare merito a chi il merito se l’è guadagnato sul campo. Di seguito, infatti, si riportano due feedback positivi da parte di una paziente che qualche giorno fa, suo malgrado, è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso del “Dario Camberlingo” e ci si è trovata più che bene e da parte di un altro paziente, transitato dal pronto soccorso e poi ricoverato in Medicina.
Di seguito la prima testimonianza:
“Di questi tempi si è un po’ diffidenti a recarsi in ospedale, ma l’altra sera per me è stato necessario. Non mi sentivo tanto bene e così, mentre cenavamo, il mio compagno, preoccupato, ha detto: andiamo, vediamo cosa succede!
Siamo arrivati in pochissimo tempo al pronto soccorso e, fatto il triage, in pochissimo tempo eravamo già dentro. Prima visita in pronto soccorso e contemporaneamente, prelievo, elettrocardiogramma, tampone. Dal primario, dottor Giuseppe Marinotti, al medico di turno del pronto soccorso, dottor Gregorio Pezzarossa, all’infermiera, all’OSS, abbiamo soltanto trovato disponibilità, cortesia, gentilezza.
E anche: velocità, sicurezza, competenza, mascherine, distanziamenti, rassicurazioni, discorsi, persino sorrisi. Ogni paziente aveva un posto distante dagli altri, percorsi e segnaletica erano a posto.
In un paio d’ore siamo usciti, consulenza specialistica – bravissima anche la dottoressa in Chirurgia – raggi ed ecografia compresi. Insomma, giusto il tempo di attendere l’esito degli esami biologici e strumentali, poi avevamo diagnosi e terapia da seguire. E siamo usciti stando meglio e più tranquilli rispetto a quando siamo arrivati. Ecco, in questo mare di lamentele e musi lunghi, a volte magari giustificati, io sono stata fortunata e non penso che sia stato un caso.
L’ospedale di Francavilla Fontana sarà pure piccolo, ma a me è parso un grandissimo ospedale, soprattutto con delle grandi persone dentro. Dopo aver ringraziato privatamente, mi premeva farlo anche pubblicamente. Fidiamoci di loro”.
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Di seguito la seconda testimonianza:
«Mi chiamo Cosimo Serafino e di recente sono stato ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale Camberlingo per seri motivi di salute: un giovedì di 15 giorni fa, sono svenuto a casa e i miei hanno chiamato il 118 che mi ha subito trasportato in pronto soccorso. Qui subito tutte le precauzioni: triage, tamponi e spostamento in Medicina. Entrato in reparto, medici, infermieri e OSS sono intervenuti immediatamente con premura per tranquillizzarmi. Allora mi sento in dovere di ringraziare il primario, persona molto attenta e con molte attenzioni per salvaguardare l’ammalato, il gruppo dei medici, sempre presenti per consigliarti e farti il meglio, infermieri e OSS molto umili, che appena suonavo erano disponibili, mi coccolavano e mi curavano. Devo ringraziare anche il personale delle pulizie, che ha mantenuto il reparto igienizzato ogni tot di tempo. Ringrazio tutto il blocco del reparto di Medicina. Grazie davvero, perché è solo merito loro se oggi sono tornato a casa».
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