Questa mattina si sono tenuti i primi interrogatori di garanzia nei confronti di quattro delle sette persone arrestate ieri, per traffico di stupefacenti, dai carabinieri della Stazione di Oria (al comando del luogotenente Roberto Borrello) e della Compagnia di Francavilla Fontana (al comando del capitano Gianluca Cipolletta), i quali con l’operazione “Buckets” (secchi) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura. Davanti al giudice per le indagini preliminari Vittorio Testi, Alessandro De Michele, difeso dall’avvocato Raffaele Pesce, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Hanno riferito la loro versione dei fatti, invece, Fabrizio Russo e Andrea Summa, difesi dall’avvocato Pasquale Annicchiarico. Emanuele Martina, sempre difeso da Annicchiarico, ha ammesso le sue responsabilità.Gli arresti di ieri hanno consentito – a dire dell’accusa – di smantellare un gruppo dedito, nel 2018, allo smercio e allo stoccaggio di sostanze illecite soprattutto nel borgo oritano, dove peraltro gli investigatori hanno individuato una prima (in via Monte Grappa) e una seconda (in vicolo Bainsizza, nel centro storico) case dello spaccio, oltre ad aree agricole di riferimento degli indagati (in contrada Salinelle e in contrada Burdo, dove furono ritrovati, per l’appunto, i secchi gialli che hanno ispirato il nome dell’operazione di polizia giudiziaria).Tre erano finiti in carcere, per altri quattro erano scattati i domiciliari. Soltanto che De Michele era già recluso per altra causa e dunque stamane è stato ascoltato anch’egli. Le misura, insomma, restano confermate per l’intero quartetto. Nei prossimi giorni saranno sentiti anche gli altri componenti del gruppo, i cui conferimenti sono per legge meno urgenti essendo stati assegnati ai domiciliari.
