Il primario di Pediatria: «Il reparto ospedaliero non c’entra, ma normative anti-Covid rispettate»

Il dottor Biagi De Mitri, primario di Pediatria dell’ospedale di Francavilla Fontana

Di seguito una nota da parte del primario di Pediatria dell’ospedale “Dario Camberlingo” di Francavilla Fontana, dott. Biagio De Mitri in riferimento a questo articolo e ai commenti (dei quali ciascuno, come sempre, si assume le proprie responsabilità) sulla pagina facebook dello Strillone:

“Lo scrivente Dr Biagio DE MITRI, Direttore della UOC di Pediatria e Neonatologia dell’Ospedale di Francavilla F.na, non per fare polemica, ma per fornire la giusta informazione all’utenza locale che spesso è confusa e non comprende le procedure che si adottano,  desidera divulgare una nota di chiarimento in riferimento a quanto dichiarato sull’articolo dello Strillone News  datato 30/06/2020 e intitolato:  “Lo sfogo di un genitore: mio figlio punto da un insetto e non visitato in ospedale “.

     Intanto si vuole precisare quanto segue:  le consulenze pediatriche esterne che giungono  in Ospedale  dal lunedì al venerdì  vengono assicurate dal Pediatra Ospedaliero, mentre il sabato e la domenica (dalle 08:00 alle 20:00) sono assicurate dal pediatra di famiglia che svolge il cosiddetto servizio SCAP.  Nei giorni e negli orari in cui è attivo il servizio SCAP, il pediatra ospedaliero interviene solo su richiesta del collega dello SCAP.  Pertanto lo SCAP pur essendo collocato nell’ospedale, rimane un servizio esclusivo del pediatra di famiglia.

     Ritornando a quanto accaduto domenica 30/06/2020, presso lo SCAP  era in  servizio una Pediatra donna invece  presso la Pediatria Ospedaliera era in turno un Pediatra uomo che pertanto rimane estraneo all’accaduto.

     In questo periodo pandemico il pediatra dello SCAP non effettua le visite, ma assicura solo un consulto telefonico e per tale motivo che il pediatra di famiglia donna che ha gestito il bambino in questione allo SCAP il 30/06/2020, non ritenendo necessario farlo visitare dal pediatra ospedaliero, assicura una consulenza telefonica e lo invia al proprio domicilio con una terapia dettata telefonicamente.

     E’ ovvio che quando un bambino arriva in ospedale ha diritto alla visita dello specialista Pediatra chiunque esso sia, Pediatra Ospedaliero o di Famiglia, per cui è comprensibile lo “sfogo del genitore” perché in effetti non è una procedura condivisibile, ma questo è l’iter che  adotta il pediatra di famiglia dello SCAP in questo periodo pandemico.

     Si coglie l’occasione anche per informare l’utenza che tutti i bambini che arrivano in Ospedale vengono visitati dal dirigente Dirigente Medico di Pronto Soccorso, il quale chiede a sua volta la consulenza al  Pediatra Ospedaliero di turno (salvo quando è in servizio lo SCAP) che la assicura nel più breve tempo possibile.  Si vuole comunque informare l’utenza che a volte il pediatra ospedaliero è impegnato in altre attività tipo l’assistenza in sala parto o sala operatoria per cui l’utenza è costretta ad aspettare in pronto soccorso dove comunque viene assicurato un qualificato supporto medico ed infermieristico, come dimostrato in più occasioni durante questo periodo di emergenza, in attesa della consulenza pediatrica.

     La presente nota lo scrivente ha voluto pubblicarla perché il Pediatra Ospedaliero ed il Medico di Pronto Soccorso di Francavilla Fontana non meritano di ricevere i commenti pubblicati.   

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