Di seguito una nota dell’ex senatore e consigliere comunale di Francavilla Fontana Euprepio Curto:
L’approvazione del Piano Urbanistico Generale, avvenuta nel Consiglio comunale tenutosi ieri, ha esaltato ben oltre il dovuto la maggioranza che governa Francavilla, tant’è che vi è stato chi, molto inopportunamente per motivi diversi, ha avuto l’ardire di parlare di risultato storico.
E’ vero, invece, che questo è il peggior Pug che potesse essere approvato, sia per questioni di merito che di metodo.
Per ciò che riguarda le prime, sia sufficiente evidenziare che a nessuno dei rilievi sottoposti all’Amministrazione Denuzzo e alla sua maggioranza, anche attraverso gli organi d’informazione, è stata data risposta alcuna. Silenzio sul secondo piano, silenzio sulla valorizzazione delle aree agricole, silenzio sul recupero delle zone dove nel corso dei decenni vi era stato uno sviluppo selvaggio e spontaneo. Per non parlare del silenzio sulla abnorme perimetrazione del centro storico che, per come è stato presentato, presenti notevoli profili di illegittimità.
Per quanto riguarda le seconde, ovverosia, le questioni di metodo, basti pensare alla sconcertante arroganza intellettuale di molti dei nuovi amministratori, assolutamente allergici a qualsiasi sollecitazione o suggerimento, peraltro offerti solo a ragione degli interessi superiori della città.
Tutto ciò con la conseguenza che il Pug, da occasione di sviluppo economico, urbanistico e sociale, si appresta a decretare la desertificazione definitiva di una città posta di fronte ad un bivio: moltiplicare le opportunità di crescita e di sviluppo, oppure adagiarsi un Pug che questa parte politica contrastò sia quando a guidare la città fu un centrodestra mutilato, sia quando fu il centrosinistra a sostenere le non condivisibili tesi urbanistiche dell’attuale assessore alle politiche ambientali del Comune di Brindisi.
Ma vi è qualcosa di ancor più grave! In un Consiglio comunale chiamato ad approvare uno strumento urbanistico atteso da 45 anni, non vi è stato alcun effettivo dibattito o confronto tra maggioranza e opposizione. E quindi, tutto ciò conferma un dubbio inquietante: che gran parte dei pochi non in conflitto d’interessi col Pug non sapesse neppure che cosa si stesse approvando!
A proposito di conflitto d’interessi! Sono e resto convinto che questo sia un pessimo Pug, ma che dietro la sua approvazione non vi siano interessi reconditi. E, pur tuttavia, non sarebbe male se questa Amministrazione, della cosiddetta trasparenza, facesse conoscere alla pubblica opinione quali situazioni individuali, almeno tra gli appartenenti alla maggioranza, abbiano determinato le descritte situazioni di incompatibilità, o comunque di sussistenza di potenziali conflitti d’interessi col PUG. Ecco, una condotta simile resterebbe, essa sì, effettivamente nella storia, anche se con qualche rischio di cadere nella cronaca…”.
Euprepio Curto
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