Croce Rossa Italiana e ISTAT al fianco del Ministero della Salute per studiare la diffusione del virus SARS-COVID 19 sul territorio italiano. A partire da ieri (lunedì) i Volontari di Croce Rossa stanno provvedendo a contattare un campione nazionale di 190.000 persone selezionate da ISTAT per dare loro la possibilità di effettuare un test gratuito e anonimo di screening sul virus.Anche il Comitato di Croce Rossa di Francavilla Fontana-Oria è sceso in campo occupandosi di contattare gli utenti selezionati nei due comuni e guidarli nella fase di raccolta dei dati e dei campioni sierologici, sotto la guida di referente e vice presidente del Comitato, dr. Francesco Salonne. Gli utenti contattati potranno, dopo aver risposto a un questionario telefonico, prenotare il prelievo presso i centri allestiti nei due paesi: gli uffici sanitari di via Frascata a Oria e Ospedale Camberlingo, in una stanza appositamente allestita, a Francavilla.
Gli utenti vengono contattati dal numero del Comitato Nazionale di Croce Rossa (0655101490) e assistiti telefonicamente. Non è possibile candidarsi spontaneamente poiché l’indagine prevede un campione preselezionato. I campioni raccolti saranno analizzati presso l’ospedale “V. Fazzi” di Lecce e successivamente inviati all’istituto “L. Spallanzani” di Roma dove saranno conservati per un massimo di 5 anni e utilizzati esclusivamente per la finalità di ricerca scientifica. Ai soggetti che si saranno sottoposti al test sarà inviato l’esito, nell’assoluto rispetto della privacy, tramite la ASL di competenza.
Lo scopo della ricerca è determinare la reale estensione dell’epidemia, e permettere al governo di programmare al meglio la riapertura dei vari settori produttivi.
È importante, quindi, se si viene contattati dalla Croce Rossa, rispondere al telefono e certamente partecipare all’indagine, che permetterà di conoscere meglio la diffusione epidemiologica del virus, e programmare al meglio la riapertura delle varie attività. Un’altra, importantissima occasione offerta dalla Croce Rossa Italiana per essere davvero “un’Italia che aiuta”.
