Di seguito un’idea del gruppo francavillese delle “Sardine”:
In questi primi mesi del 2020 siamo stati travolti da una crisi senza eguali a cui nessuno era preparato. Nel giro di pochi giorni ci siamo trovati chiusi in casa, limitati delle nostre libertà, con i nostri lavori e le nostre relazioni in stand-by. E la cultura?
La cultura è una medaglia dalla doppia faccia, questa può essere ancora praticabile tra quattro mura con un buon libro, ma questa non è solo individualità, la cultura è soprattutto condivisione della stessa, è il cinema, il teatro, la musica dal vivo che ti rendono parte di una società, una società costretta a disperdersi e rinchiudersi in questi ultimi mesi.
Purtroppo però, data l’emergenza mondiale attraversata, la cultura non viene percepita come un bene “necessario” e di questo ne risentono innumerevoli artisti che fanno della stessa il proprio lavoro e mezzo di sostentamento.
Il cinema fra questi è il luogo in cui l’espressione artistica risulta essere maggiormente fruibile da anni, un luogo sfruttato da tutte le fasce d’età e da tutte le fasce sociali. Un innegabile centro di amplificazione delle emozioni e di confronto.
La nostra città, fino a poco tempo fa, ha visto un centro strategico di diffusione del sapere, la sala cinematografica Salerno, che negli anni ha svolto in modo continuativo, coraggioso e impeccabile il proprio servizio sul territorio, rappresentando un punto fermo nel quotidiano sia per i più che per i meno giovani. Alcuni, attraverso essa, hanno conosciuto realtà, culture, abitudini diverse che hanno contribuito alla formazione incessante di ognuno di noi.
Non possiamo permetterci, in questo momento, di privarci di una ricchezza tale, di smettere di fare nostro il sapere, di sensibilizzare il pubblico, gli appassionati del settore e non, di rischiare di uscire da una crisi sanitaria per entrare in una nuova crisi dei saperi; anzi, oggi dobbiamo ancor più preservarla volgendo lo sguardo a ciò che ancora una volta può regalarci, renderci parte integrante di una comunità garantendo il rispetto delle normative sanitarie.
Proprio a fronte di questo e delle ultime modifiche apportate al decreto ministeriale di queste settimane vogliamo fare nostra una proposta lanciata a livello nazionale da un gruppo di società attive nel mondo dello spettacolo dal vivo (Utopia srl, Zoo srl, 3D Unfold e Italstage srl).
Proponiamo quindi l’intramontabile ed emozionante cinema degli anni ’50: il drive-in, un format del passato con una rivisitazione moderna, individuando una location che accolga il grande schermo, in cui gli autoveicoli saranno lo strumento sociale di una nuova con-partecipazione, allo stesso tempo tutelante dal rischio di contagio.
Chiediamo quindi con forza e, spinti da un bisogno collettivo di sentirci una comunità pensante e dinamica, che si apra un tavolo di discussione trasparente e condiviso, in cui associazioni, esperti del settore e istituzioni locali possano confrontarsi in modo tale da permettere il rilancio di questo settore.
La cultura ha da sempre una grande capacità di generare fiducia, senso di comunità, speranza, di approdare su scenari inediti pur nella più difficile delle situazioni storiche.
Vogliamo un territorio in cui i saperi e la cultura siano una priorità ed ai vertici dell’agenda politica.
Perché le crisi impongono delle scelte, e da quelle scelte risulterà poi, domani, il territorio che dovremo vivere nel futuro.
Sardine Francavilla
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