Di seguito una nota del già senatore e consigliere comunale di Francavilla Fontana Euprepio Curto:
La celeberrima Enciclopedia Treccani definisce la “disobbedienza civile” il rifiuto da parte di un gruppo di cittadini organizzati di obbedire a una legge giudicata iniqua, attuato attraverso pubbliche manifestazioni, caratterizzantesi per motivato dissenso, nonché per la forma e le modalità pacifiche con le quali si svolge.
Ebbene, se – come pare sia stato deciso dall’Amministrazione Denuzzo – dal 18 maggio prossimo, ovverosia dalla data di formale riapertura delle attività di bar e ristoranti, nella città degli Imperiali dovesse essere reintrodotta la famigerata Zona a Traffico Limitato, una durissima forma di disobbedienza civile da parte delle categorie più colpite dal Coronavirus, ossia bar e ristorazione, sarebbe non solo doverosa ed opportuna, ma dovrebbe essere altresì sostenuta dalla intera opinione pubblica.
Sono perfettamente consapevole della eccezionalità di questa forma di protesta. Pur tuttavia, di fronte ad una Amministrazione assolutamente sorda ai richiami, alle sollecitazioni e agli appelli, salvo che non provengano (detto senza ironia…) dagli intimissimi, non mi pare che vi siano alternative.
Di conseguenza, se in questa maggioranza vi è ancora qualcuno disponibile a non farsi coinvolgere in provvedimenti idonei solo a saziare le vanità radical chic di qualcuno, si faccia avanti.
E si faccia avanti anche chi, ritenendo – a torto o a ragione – di avere potere di controllo e d’indirizzo su questa Amministrazione, oggi, e non domani, ha il diritto-dovere di esercitarlo.
Peraltro, bloccare l’insano proposito di reintroduzione della Ztl determinerebbe non solo lo stop ad un provvedimento assolutamente devastante per le categorie citate, ma eviterebbe l’introduzione di una forma di protesta – la disobbedienza civile – che, una volta intrapresa, da eccezione potrebbe divenire vera e propria regola.
Avv. Euprepio Curto
