Di seguito la controreplica dei consiglieri comunali di opposizione di Oria, Giuseppe Carbone e Domenico D’ippolito, dopo aver letto la risposta alla loro nota da parte dell’assessore ai Servizi sociali Cosimo Delli Santi:Caro assessore,
non comprendiamo come possa un amministratore confondere una pubblica richiesta di trasparenza, con un tentativo di spettacolarizzare non si sa cosa. Ma poi ci ricordiamo delle Sue infinite capacità e ce ne facciamo una ragione.
È demagogico e fazioso, infatti, ritenere che nel nome dell’emergenza, il democratico funzionamento delle istituzioni ed il sacrosanto diritto di critica possano essere sacrificati.
È pericoloso, poi, quando a sostenere un simile assunto sia un amministratore tenuto per legge al rispetto dei principi di correttezza e trasparenza dell’azione amministrativa.
Passando al merito delle questioni, ci definiamo pacatamente stupiti dal tenore delle Sue affermazioni, disseminate di pubbliche confessioni di incapacità ed incompetenza.
E sì, perché dire alla cittadinanza che il funzionamento di un ufficio dipenda dalla consultazione di un motore di ricerca equivale ad ammettere che l’azione di governo della nostra città è affidata al caso, piuttosto che ad una guida sicura e stabile.
Dire che la entità delle risorse destinate dal governo siano state superiori rispetto alle richieste di aiuto ricevute dalle famiglie oritane non certifica che i criteri – individuati discrezionalmente – stabiliti per la istruzione delle domande fossero equi, né, tantomeno, che siano stati rispettati.
Dire di aver riversato sul territorio risorse destinate dallo Stato a fronteggiare la situazione di emergenza, oltre che essere demagogico, è da sprovveduti: dove altro potevano essere spesi i soldi ricevuti dalle famiglie se non nel territorio oritano, visto che – forse non se ne sarà accorto – era stata vietata la possibilità di allontanarsi dal proprio paese?
Quello che Lei ritiene un “patetico tentativo di strumentalizzare un’emergenza”, Le sembrerà strano, ma altro non è che una semplice domanda su come il nostro Comune impieghi danaro pubblico, e per la quale, chi di dovere, darà gli opportuni chiarimenti nelle sedi ritenute competenti.
È facile nascondersi dietro le gestioni precedenti. In Italia poi è diventato sport nazionale, soprattutto quando non si è in grado di esprimere proprie capacità.
P.S. Quanto alle velleità cinematografiche di questa amministrazione, siamo certi che se lei è uno degli autori di questo nuovo copione, il film non sarà un successo al botteghino.
I consiglieri
Giuseppe Carbone
Domenico D’Ippolito
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